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mucca

Una rottura di CO2

In un momento drammatico e triste come quello che stiamo attraversando un po’ di buonumore non guasta.
Per noi ci pensa Umberto Mantaut con questa simpatica divagazione. Buona lettura.

Una povera bambina con due esili treccine che sembrano fatte apposta per trascinarla ovunque, invece di essere scritturata per fare la parte di cappuccetto rosso in un cortometraggio dell’orrore, con pupa sbranata in diretta, sembra sia stata abbandonata dai genitori. Nel loro paese è evidente che non esiste il reato di abbandono di minori. La bimba di nascosto svolazza da un paese all’altro, ma non lo si può svelare calcolando il danno che i fumi di scarico dei jet arrecano all’atmosfera. Quando di mezzo c’è un oceano la piccola diventa ecocompatibile, si fa avanti un principe non azzurro con la barca a vela bianca e con la spinta degli alisei si arriva su un molo della grande mela, sia ben chiaro non stregata. Stiamo parlando di Greta, tanto per non essere presi per “gretini”. Dunque la bimba prodigiosa arringa la platea delle Nazioni Unite ed Allibite. Si vede che lei frena a stento le lacrime di dolore per le sorti del pianeta e il suo piccolo petto ancora piatto come quello di un pollo di allevamento si solleva e si abbassa affannosamente. Non sa, non avendo avuto tempo per studiare la cosa, che quando i suoi polmoncini assumono l’aria, anche quella viziata della sala con troppi delegati a stipendio d’oro, catturano il prezioso ossigeno e poi espirano anidride carbonica, l’orrenda CO2, gas di scarico dei nostri umani organismi, che nei mangiatori di aglio sono pure alquanto maleodoranti. Lo stesso fenomeno dobbiamo moltiplicarlo per miliardi di esseri umani che hanno seguito la massima “andate e moltiplicatevi”. Poi ci sono miliardi di animali che respirano e sembra che le mucche svizzere emettano anche troppe sonore flatulenze, ricche di CO2, ma anche di metano che recuperato andrebbe bene per far andare avanti le famigerate automobili, produttrici pure di polveri sottili. Nell’aria è tutta una scia di aerei in volo. Greta vorrebbe volentieri vederli tutti fare la fine di Icaro. Si sa, se non si squaglia la cera si può sempre inceppare il pilota automatico. Si dimenticano i vulcani. Pare che già nel lontano 79 dopo Cristo, il castigatore di Pompei ed Ercolano abbia emesso fumi velenosi in quantità tale da pareggiare le emissioni degli aeroplani da che esistono l’aeronautica militare e civile. Fumano i fumaioli, si scusi il gioco di parole, delle navi. Fumano i fumatori. Fumano le ciminiere delle fabbriche. La nube cinese sembra offuscare mezza Asia, ma per Greta, nata in occidente i colpevoli siamo solo noi. Anzi gli europei si dovrebbero vergognare, ed eccola, treccine erette e occhietti lucidi, ad arringare i parlamentari e i commissari a Bruxelles, vera Sodoma dell’inquinamento atmosferico. Ora seguiamo una molecola dell’infame CO2. Da che mondo è mondo, e si parla di milioni di anni, la unione di ossigeno e carbonio fa parte della composizione dell’aria ed è, ma la Greta non lo sa, un ottimo fertilizzante gassoso. Passa accanto a miliardi di miliardi di foglie verdi, di steli di erbe, di alghe microscopiche sulla superficie degli oceani, viene catturata da questi graziosi esseri viventi e accade un miracolo dal nome strano: “fotosintesi clorofilliana”. Anche chi non crede nei miracoli può fare due calcoli: ogni sei molecole di CO2, combinandosi nelle foglie con altrettante molecole di acqua, H2O, sotto il patrocinio meglio chiamato catalizzatore della clorofilla dal bel colore verde, si tramutano in una grossa molecola di zucchero C6H12O6, una vera dolcezza. Poi avviene il doppio miracolo che nemmeno a Lourdes succede, dalle foglie e dalle alghe verdi del mare viene emesso ossigeno puro O2, anche per i polmoncini della Greta. Non piangere bambina e non rompere i CO2. Nel 2050 molti di noi, gretini o no, saranno a miglior vita, tu sarai una grassa nordica con piede 44, tanto che quando il più tardi possibile morirai anche tu, resterai dritta in piedi. Intanto le foreste e il mare continueranno a toglierci la CO2 dai CO2, finche il mondo non avrà fine per altre cause. Amen.

                                                                                              Umberto Mantaut   

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