Per questo viaggetto circolare è bene scegliere una lunga giornata estiva o, meglio, disporre di un paio di giorni con pernottamento sull’Adriatico. Seguendo la A24, tra Assergi e il versante teramano si finisce nelle viscere del Gran Sasso percorrendo una delle gallerie autostradali più lunghe d’Europa, ospitante uno dei più straordinari laboratori scientifici del mondo. Teramo si presenta come esempio di civilissima cittadina di mezza montagna con l’aspetto di un prosperoso centro agricolo, polo di mercato per un territorio intensivamente coltivato, alla confluenza delle valli del Vezzola, che scende dai Monti della Laga, e il Tordino, le cui fonti si trovano nel Parco del Gran Sasso. Infatti nell’antichità la città si chiamava Interamnia, fra i fiumi. Dell’epoca romana Teramo conserva resti di un teatro e del periodo medievale la bella Cattedrale ed altre pregevoli chiese. Poi, da Teramo al mare si corre su una moderna superstrada a quattro corsie. La costa abruzzese offre esempi di buone attrezzature recettive nelle località balneari, alcune con tradizioni di centri attrezzati per la pesca, pertanto anche legate ad un’ottima cucina marinara. Andando verso sud lungo la costa Adriatica si arriva a Pescara, grande città sontuosa in certi quartieri e operosa intorno al suo grande porto ben collegato con i centri della sponda balcanica dell’Adriatico. Nell’area appenninica attraversata dalla A25 radicano alcune antiche tradizioni che possono destare curiosità. L’autostrada moderna sale verso i monti che segnano la separazione fra il versante adriatico più freddo e quello tirrenico più solare. E’ molto interessante uscire in direzione di Sulmona che giace ai piedi della Maiella. Sulmona, come Teramo sta fra due fiumi, ma è collocata nella bellissima conca della Val Peligna. Il centro storico è ricchissimo di grandiose chiese erette sui resti di templi romani. La curiosità di Sulmona è di natura dolciaria, infatti, dal secolo XV è fiorente l’industria della produzione dei confetti. Le strade del centro storico medievale ospitano numerose confetterie. Il prodotto multicolore, nelle sue scintillanti bomboniere o presentato in speciali sacchetti di seta con fiocchi vistosi, crea allegri lampi di luce e di colore nell’atmosfera austera della città. Per tornare verso Roma ancora viadotti e gallerie ed ecco, prima di un lungo tunnel, la visione straordinaria del villaggio di Cocullo. A parte il nome curioso e la posizione fra magnifici boschi, Cocullo conserva una tradizione squisitamente medievale. Il primo giovedì di maggio la statua del santo protettore, San Domenico, esce dal santuario locale sorretta dai popolani. Il pubblico strabiliato osserva che la statua è letteralmente ricoperta di serpi vive, forse non pericolose, ma di certo ripugnanti, catturate da certi “serpari” che sanno dove scovarle fra i boschi e le tengono in vita per omaggiarle al Santo nel giorno stabilito. L’evento attrae turisti e desta perplessità. Ci professiamo tutti moderni e progressisti, ma la nostalgia dell’oscuro medioevo ci avvolge come una nebbia che stenta a diradarsi, fra superstizioni, culti con aspetti pagani e modi di pensare alquanto arretrati, specie nella provincia più profonda. Pensandoci bene tutto ciò ci aiuta ad evitare l’appiattimento che le ottuse direttive comunitaria auspicherebbero in questa Europa dalle ingrate patrie. Speriamo che l’Italia, così ricca di peculiarità, s’opponga alla follia che vuole annichilire le nostre culture.
Notizie utili
Area sosta camper a Teramo
Zona Villa Mosca
N 42°40’10’’ E 13°42’47’’
Parcheggio Camper a Pescara
Area Risulta
C.so Vittorio Emanuele II
N 42°28’05’’ E 14°12’23’’
Area Camper attrezzata a Sulmona
Via Iapasseri
N 42°03’11’’ E 13°55’26’’