Pacentro possiede una storia millenaria, ed ha ricoperto sempre un ruolo rilevante per il sistema di controllo e di difesa della Valle Peligna, o Conca di Sulmona, dalla quale Pacentro dista circa otto chilometri.
Il castello Caldora domina il paese a 718 metri di altitudine sul Monte Morrone ed è una struttura fortificata tra le meglio conservate d’Abruzzo. La sua pianta è irregolare nel rispetto della morfologia del terreno sul quale è arroccato. Le prime testimonianze della sua esistenza risalgono all’XI secolo però l’assetto definitivo avviene alla fine del XIV secolo voluto dai Caldora. Successivamente la proprietà è andata ai Cantelmo, poi agli Orsini, quindi ai Colonna ed infine ai Barberini. Nel 1957 il castello è diventato patrimonio del comune di Pacentro.
E’ visitabile e dall’alto delle sue torri lo sguardo scorre via lungo il piacevole e rilassante panorama sulla Valle Peligna, attorno verdi boschi gli fanno da degno corollario.
Salendo la strada che conduce al castello, percorrendo un tratto del cammino di Celestino, si incontra I Canaje, l’antico lavatoio pubblico, ancora funzionante, dove le donne si recavano con in testa il tradizionale “uaccile” (catino di rame).
A Pacentro si può vedere la Preta tonna, o pietra dello scandalo, da cui deriva il noto detto popolare, ed è un’enorme pietra incavata utilizzata come antica unità di misura del grano, sulla quale i debitori insolventi erano costretti a sedere nudi davanti ai passanti, patendo così una forma di umiliazione pubblica.
Pacentro è ricompresa tra I Borghi più belli d’Italia, un’associazione che raggruppa quei luoghi che possono vantare uno spiccato interesse storico ed artistico, e qui queste prerogative ci sono proprio tutte.
Accedendo al centro storico da Via Roma, alla rotonda alle spalle della chiesa Madre, individuabile dall’alto campanile che la sovrasta, si attraversa un arco sotto una casa e si è a piazza del Popolo, fulcro del borgo, dove si affaccia la quattrocentesca chiesa di Santa Maria Maggiore ed al centro campeggia una fontana seicentesca.
Pacentro si distende su di un crinale leggermente serpeggiante visitabile passeggiando per via Maria Maggiore che l’attraversa dividendolo in due.
E’ veramente bello e piacevole percorrere i suoi stretti vicoli, salire scalinate, varcare piccoli porticati tra fiori e piante che adornano ogni casa ed ogni angolo.
A completare le piacevoli passeggiate alla scoperta di ogni angoletto partecipano la cortesia e la disponibilità delle persone.
Notizie utili
Nelle diverse trattorie del borgo si possono assaporare le diverse proposte gastronomiche locali basate sulla tradizione genuina dei contadini, una cucina basata sulla carne bovina, suina, ovina e sui formaggi di pecora, tutto condito con il buon olio extravergine di oliva.
Il piatto tipico è la Polta, fatto con fagioli, patate, cavoli soffritti, peperoncino aglio e olio, celebrato con una sagra che si tiene a metà agosto.
Altri piatti sono i maccheroni alla chitarra, al sugo e con polpettine, le polpette e vari piatti con la carne di pecora.