Grazie anche alla sua posizione sui lievi pendii dei Colli Asolani ed alle magiche atmosfere Asolo è da sempre meta dei viaggiatori ed artisti attratti ed ispirati dal luogo, Giosuè Carducci la definì “La città dei cento orizzonti.” Il poeta e drammaturgo Robert Browning, trasferitosi qui anch’egli, coniò il termine Asolando, volendo significare il divertirsi all’aria aperta, passeggiare lasciando vagare i pensieri, perdersi nel godere del paesaggio che ti circonda.
Chi però più di ogni altro ha legato il suo nome al luogo è stata Eleonora Duse, considerata la più grande attrice teatrale di tutti i tempi, ricordata anche per l’epico amore con Gabriele D’Annunzio.
Asolo è iscritta nell’esclusivo club dei “Borghi belli d’Italia,” riconoscimento dovuto anche alle armonie antiche tra opere dell’uomo e prerogative naturali, definite dal letterato veneziano Alvise Cornaro, la “misura veneta.”
Ed allora “asolando” percorriamo via Forestuzzo per arrivare all’arco che anticipa la porta di accesso al centro cittadino. Tra l’arco e la porta c’è una fontana e vicino l’ingresso al Giardino di Villa Freya, la casa della scrittrice ed esploratrice inglese Freya Stark che qui si ritirava per ritemprarsi al ritorno dai suoi viaggi in Medio Oriente.
I primi tre sabati di ogni mese, con ingressi alle 10:00 ed alle 11:00 si possono visitare lo splendido giardino, i resti archeologici del teatro dell’antica Acelum e conoscere più a fondo le esplorazioni di Freya Stark. Visite guidate sono possibili tutti i giorni previa prenotazione.
Entrando nel centro storico si percorre via Browning ed asolando sotto i portici, tra le vetrine di artigiani e venditori di prodotti tipici locali, si arriva alla piazza centrale. Vale la pena di girare un po’ con il naso all’insù per ammirare i bei palazzetti che con i loro balconcini e finestre a bifora evocano lo stile veneziano. Dalla piazza, scendendo una breve rampa di scale si è nel piazzale di fronte all’ingresso del Duomo, dedicato a Santa Maria Assunta, edificato probabilmente sui resti dell’antica cattedrale, della cui conformazione originale non si sono ancora fatti studi. La facciata attuale del duomo è del 1889. L’interno, a tre navate, conserva importanti opere, tra le quali una Pala dell’Assunta, posta sull’altare maggiore, copia del celebre capolavoro di Tiziano, ed alcune pregevoli sculture. Risalendo le scale e percorrendo brevemente sulla sinistra via Sottocastello si arriva al Castello della Regina di Cornaro, conosciuto anche come Palazzo Pretorio, costruito nel medioevo ha ospitato molte famiglie feudali del Veneto.
Lasciato il castello, passando di fronte al bel palazzo del Municipio, con la vicina via Canova si scende fino ad incontrare un arco (Porta di Santo Spirito o di Santa Caterina) prima del quale si trova il palazzo che ha ospitato Eleonora Duse, con la lapide scritta da Gabriele D’Annunzio. Appena passato l’arco si trova l’autorevole Hotel Cipriani e poco più avanti Casa de Maria e Casa Pusinich, dette case anseatiche, che ricordano la cultura nordica.
Ritornati sulla piazza principale, piazza Garibaldi, percorrendo la salita a sinistra si arriva alla Fortezza, in cima al Monte Ricco, da dove, lasciando spaziare lo sguardo, si comprende perché Asolo è stata definita la città dei cento orizzonti.
Ridiscesi in piazza Garibaldi, prima di lasciare a malincuore queste piacevoli atmosfere, è bello sedersi ai tavoli di uno dei diversi bar che qui s’affacciano per degustare un calice dell’ottimo Asolo Prosecco Superiore, che vanta la certificazione Docg.
Musei
Museo Civico, via Regina Cornaro 74, tel. 0423 952313: ospita una sezione archeologica, una pinacoteca con opere di Luca Giordano, Bellotto, Canova, statue e cimeli del Canova, una sala dedicata a Caterina Cornaro, un’altra dedicata a Eleonora Duse con costumi di scena, ritratti, copioni, e una sezione dedicata al tesoro della cattedrale.
Enogastronomia
La cucina è ispirata ai sapori antichi delle cose genuine: sarde in saor, antipasto a base di sarde condite con cipolle in agrodolce; bigoli in salsa, spaghetti fatti di semola di grano duro rimacinata;
zuppe di funghi alla pasta e fagioli, al radicchio di Treviso o di Castelfranco, zucca, asparagi bianchi di Bassano; i tipici cicchetti o gelati con gusti particolari concludono il pasto.
Prodotti locali
Tra i formaggi tipici spiccano il Morlacco, il formaggio Bastardo e il Biso (pisello) di Borso del Grappa, mentre i prodotti della terra sono il mais bianco perla, i fagioli nani di Levada, le mele di Monfumo, l’olio della Pedemontana del Grappa, le ciliegie di Maser e il miele del Grappa.
Merlot, Cabernet, Prosecco, Chardonnay, Pinot, Incrocio Manzoni sono gli ottimi vini della zona, mentre proprio ad Asolo si producono i Doc “Montello e Colli Asolani.”
Dove mangiare
http://www.asolo.it/dove-mangiare/
Dove dormire
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Area Camper
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I link suesposti sono tratti dal sito www.asolo.it