Il Parco Nazionale dei Monti Simbruini offre paesaggi alpini a solo un’ora di automobile dalla Capitale. Queste montagne confinano con l’Abruzzo e insieme ai vicini Monti Ernici sono interessate dalle correnti atmosferiche caldo-umide da sud-ovest e da quelle fredde e asciutte provenienti da nord-est. Pertanto, in inverno le nevicate sono sempre abbondanti per la gioia degli operatori turistici e dei gestori degli impianti di risalita. Del resto, il nome Simbruini viene dal latino “sub imbribus”, sotto le piogge. Tuttavia, con gran parte del Parco a quota mille e oltre, anche in estate l’area è favorevole per una gradevole villeggiatura, mentre a Roma e nel resto del Lazio si soffre per il caldo. Al centro del Parco in una conca amena s’adagia la bella località chiamata Monte Livata o semplicemente Livata, quota 1429. Non ha l’aspetto di un grosso centro abitato. Ha un suo punto di aggregazione, rappresentato da un’ampia rotonda con alberghi e servizi, ma non si presenta come una urbanizzazione. Ci sono molte ville e residence piuttosto distanziati. Per raggiungere Livata da Roma, si percorre la A24 fino all’uscita di Vicovaro-Mandela, poi in breve si raggiunge Subiaco nella valle dell’Aniene. Poco prima del centro abitato si segue una bella strada dal fondo perfetto che sale dolcemente in un paesaggio ancora relativamente mediterraneo. Poi, con ampi tornanti si incomincia a salire e l’ambiente si fa sempre più montano. A quota mille già si entra in una delle foreste di faggi più ubertose d’Europa. Questa meraviglia della natura si apprezza ancor meglio proseguendo dopo Livata verso la località Campo dell’Osso, a sua volta stazione sciistica e luogo di quiete villeggiature estive. Alcuni monti ai confini con l’Abruzzo superano quota 2000 e pare che da quella regione siano venuti i lupi e gli orsi che nel Parco dei Simbruini sono protetti insieme a moltissime altre specie animali e molti esemplari della rara flora montana. Pertanto il Parco ha enorme interesse naturalistico ed anche idrogeologico. Le acque sono particolarmente pure e i terreni di origine carsica, ricchi di fossili di origine marina, presentano grotte, doline e corsi d’acqua sotterranei. L’uomo da tempo si è insediato nei Simbruini, ma non esistono grossi centri abitati. Ai margini e all’interno dell’area protetta sorgono borghi fra i più belli d’Italia, basta citare Cervara, Trevi nel Lazio, Filettino e Jenne. Ecco tante occasioni per gite in questa oasi di bellezza, forse non abbastanza conosciuta. Del resto l’Italia è talmente ricca da questo punti di vista che abbiamo l’imbarazzo della scelta.