A Marina di Cerveteri tutti apprezzano molto il nuovo lungomare. Da tempo non si vedeva in zona un intervento tanto importante e realizzato a regola d’arte. I fruitori oggi dispongono di una bella e spaziosa passeggiata a mare con ottimi arredi urbani. Il lungo filare di palme degno di una bella passeggiata mediterranea può essere criticato perché le piante sembrano un po’ troppo distanziate, ma si svilupperanno, anche perché si è saggiamente pensato a far funzionare bene un sistema di irrigazione a tempo. Intorno ad ogni palma sono state create aiuole e su di esse, evidentemente, si sono piantati sperimentalmente vari tipi di arbusti ornamentali, scelti fra generi e specie resistenti al vento, alla salsedine e alla forte insolazione, caratteristiche ovvie in riva al mare. L’irrigazione per le palme è servita anche per aiutare i cespugli nell’attecchimento. A fine stagione estiva si possono trarre conclusioni e dare suggerimenti. Molte specie non hanno dato buon esito e l’erbaccia infestante ha preso il sopravvento. Ora si sta provvedendo ad eliminare l’inconveniente poco estetico, il quale soffocherebbe le piante utili. Basta fare una semplice passeggiata in loco per notare che fra tutte le piante poste a dimora la sola “Lantana” spicca per buona salute, bellezza e resistenza. Insomma “vince la Lantana” e bisogna riconoscerlo. Il genere botanico Lantana, famiglia delle verbenaceae, ha più di cento specie, la più diffusa pare sia la “camara” originaria dell’America latina. Ha proprietà officinali, ma da noi è diffusa come pianta ornamentale per la sua ininterrotta fioritura dalla primavera al tardo autunno e il suo vigore. Anzi, siccome è resistente e si espande molto a formare coloriti cespugli, in certi paesi la considerano invasiva e nociva, specie se infesta aree coltivate. Sfoggia una gamma di colori che vanno dal bianco al giallo solare fino al rosso vivo, passando per infinite sfumature e combinazioni cromatiche. Fa piccoli frutti neri che pare siano commestibili. Le foglie molto verdi e rugose contribuiscono a dare forza e bellezza ai cespugli. Cadono in inverno, ma ben presto la pianta se ne riveste. Insomma, tornando al nostro lungomare, sarebbe opportuno diffondere di più la Lantana nel maggior numero possibile di aiuole e limitare le piantagioni rivelatasi poco felici di altre specie arbustive, molte delle quali, per resistere alle condizioni dure a pochi metri dalla risacca, prendono un aspetto grigiastro e polveroso, sono poco vistose e non generose nel fiorire. Per completare il discorso sugli aspetti botanico-estetici del lungomare nostrano, occorre ricordare che la siepe di oleandri e pitosfori, tra la ciclopista e la strada per le auto, dovrebbe essere potata poco e nei momenti adatti solo ai lati, lasciando sviluppare in verticale i fusti migliori. La fioritura degli oleandri che non richiedono cure è generosa e sontuosa, ma non bisogna “tosarli a zero” ogni volta che tentano di riprendersi. Questi arbusti se si sviluppano in altezza fungono anche da frangivento. Gli interventi volti a migliorare l’arredo urbano, la cura del verde pubblico, le manutenzioni ordinarie dell’esistente e le nuove opere pubbliche costano molto ai contribuenti, perciò devono essere affidati a mani esperte ed eseguiti tempestivamente con competenza specifica. Tutto ciò si segnala, sempre, per assecondare le richieste dei vari Sindaci di Cerveteri che sempre hanno chiesto, specie nelle campagne elettorali, ai cittadini di collaborare con “pensieri, parole ed opere” affinché la nostra comunità migliori e non si vanifichino gli sforzi e gli investimenti nelle opere e nei servizi pubblici.
Umberto Mantaut