Nell’ottobre 2016 l’Auditorium Massimo Freccia fu messo a disposizione della città e delle associazioni operanti nel territorio con concerti, esibizioni teatrali, proiezioni.
Il tutto grazie anche alla donazione delle poltrone del Cinema, che a Ladispoli aveva chiuso qualche mese prima, e della generosità di altri nostri concittadini.
L’apertura fu il coronamento di un impegno amministrativo durato diversi anni, dall’acquisto dell’ex Consorzio Agrario fino alla sua completa ristrutturazione.
Nel 2017 si è insediata la nuova Amministrazione del Sindaco Grando che, invece di completare l’iter tecnico e amministrativo, ha lasciato tutto chiuso fino al 2019, quando la struttura fu data in concessione ad una società per 500,00 euro al mese, per una durata di 15 anni.
Ammesso e non concesso che la società debba eseguire i lavori di completamento e adattamento alle sue necessità, il canone di € 500 euro al mese è palesemente irrisorio per una struttura invece del valore di tre milioni e mezzo. A Ladispoli con 500,00 euro al mese è difficile persino affittare un piccolo appartamento.
Ma, nonostante il regalone, l’Auditorium è rimasto chiuso ugualmente, con le strutture che hanno cominciato a deteriorarsi.
Arriviamo al 2021: la giunta Grando modifica il contratto precedente e porta la validità a 20 anni rinnovabili per altri 5, sempre per 500 euro al mese con un importante novità: In cambio dell’affitto la società si impegna a fare lavori nella struttura e quindi per 25 anni il privato non pagherà nulla al Comune.
Ma al danno si aggiunge la beffa: Le Associazioni Culturali che vorranno usare l’Auditorium dovranno invece pagare 300 euro ogni volta. Scandaloso.
Così sono passati i 5 anni di NON Politiche culturali a Ladispoli.
Ci impegniamo, in caso di vittoria del Sindaco Marongiu, ad annullare il contratto capestro sottoscritto dall’amministrazione Grando.
P.S. In questi giorni, proprio in vicinanza delle elezioni, il Sindaco ha annunciato l’inizio dei lavoro. È il terzo annuncio di inizio lavori in cinque anni.