Laidies and Gentlemen, your attention please. Signore e Signori, anzi signor*, un attimo di attenzione prego. La Commissione europea sta per sterilizzarci tutti. Forse non è un gran male. I gretini affermano che siamo i soli colpevoli del riscaldamento globale, ossia della morte del pianeta. Dovremo estinguerci e riconsegnarlo ai dinosauri le cui flatulenze inquinano di meno dei nostri peti, delle ciminiere, degli scappamenti delle auto, delle scie dei jet di linea. I pochi “masculi” rimasti fra noi vanno incontro alla “rottura” definitiva. Purtroppo sarà vietato appendere le palle agli alberi di Natale, troppo allusive. La emerita Commissione si è pentita per la direttiva concernente le curvature dei cetrioli. Ora sono troppo dritti e saranno proibite la coltivazione e la vendita. Vietato importare banane. Tollerate solo quelle clandestine che arrivano sui barconi, ma gli immigrati dovranno mangiarsele tutte prima dello sbarco e della deportazione nei centri di accoglienza. Chiusi a breve i reparti maternità, per la abolizione degli esecrabili accoppiamenti etero. Per le ultime nascite, entro e non oltre il limite massimo dei prossimi nove mesi, assisteremo a scene comiche. Dalla porta a vetri delle sale parto le infermiere annunceranno al genitore uno in trepida attesa che è nato un asterisco sano di tre chili e mezzo, ma hanno dovuto asportargli in anestesia locale una sconveniente protuberanza, che da grande diventerebbe troppo grossa e impresentabile. Oppure, caro signor*, il suo piccolo asterisco è venuto al mondo bellissimo e delicato, hanno solo praticato tre punti di sutura per una ferita fra le gambine che non si sarebbe mai rimarginata. I nastri azzurri o rosa sulle porte dei neonati non sono più di moda da tempo, ma per gli ostinati si impone un nastro arcobaleno con adesivo e asterisco tracciato col pennarello. Due asterischi obbligatori per parti gemellari. Si regolamenterà in stile comunitario anche la assegnazione dei nomi, evitando di aggiungere “di battesimo”, sacramento da dissacrare assolutamente. Vietatissimi Giuseppe e Maria, sconsigliati gli abbinamenti tipo Giovanni-Maria e Maria-Giovanna. Semmai l’esotico Christian sostituito con l’altrettanto esotico Mohammed. Meglio, comunque, scegliere nomi neutri pescando fra fiumi, vini, fiori, città e isole. Ecco: un veneziano Adige Toffanin, una piemontese Barbera Pautasso, Iris Renzi a Firenze, Capua Esposito in Campania e il sofisticato Filicudi Giuffrida a Palermo. La parola “donna” sarà consentita ancora per pochissimo, sicché: “Donne ribellatevi!”. Stanno per rompervi le ovaie nel paniere. Di rigore solo capelli a spazzola, pantaloni e cravatta, magari a farfallina, bandite le creme depilatorie Dimenticate i tanto graditi corteggiamenti da punire come stalking, peggio se aggravato da antiquate serenate. Ci rimetterete per sempre le cenette romantiche, gli anelli di fidanzamento, il filo di perle e le rose rosse per il vostro compleanno. Chiuse le sartorie degli abiti da sposa, per le unioni civili, di fatto e di misfatto, basta una vestaglietta. Alle riottose sarà applicato un microcip per il controllo notturno, bloccando i sogni con principi azzurri. Per tutte queste lievi perdite sarete consolate da pacche rigorosamente solo sulle spalle. Preparatevi a scendere in miniera, a sturare lavandini, a fare le boscaiole. L’altro genere asteriscato dovrà seguire corsi di ricamo, già è bravissimo in cucina e danza come una libellula sulle punte nel pas de bourrée. La asteriscoangheria sarà estesa anche a cose e animali. La forchetta sebbene puntuta, è stufa di essere in minoranza fra coltello e cucchiaio. A tavola useremo coltell*, forchett* e cucchià*, con accento sulla a. La neolingua avrà le sue eccezioni, non più sotto il severo controllo dell’Accademia della Crusca, bensì sarà farina di quel sacco di idiozie che stanno al posto della materia grigia di personaggi disgustosi ai quali si concede pure spazio. Basta con toro e mucca, sono semplici bovin*. Nel Lazio avremo un bel problema con i cavalli. Dovremo multare tutti i viterbesi, i quali nel loro curioso dialetto per non confondere stalloni e giumente parlano di cavalle maschie e semplici cavalle. Presto si vedranno recapitare delle salate contravvenzioni da coppie di carabiniere con le baffe. Forse alla fine, con gli asterischi, il mondo sarà assai più divertente.
Umbert* Mantaut