Torniamo a scaldare i motori!
Sembrava arrivato il momento che la corsa elettorale avesse trovato un momento di tregua da utilizzare per un’attività politico-programmatica e di presa in carico dei problemi quotidiani del territorio, ma la futura sfida elettorale per la Regione Lazio è tornata ad essere l’unico obiettivo e interesse di tutta la classe politica ladispolana.
Accantonati per un momento, ma non abbandonati, i progetti di parcheggio faraonici, si palesano invece palestre, giostrine, per non parlare di luminarie e vari addobbi che allieteranno il prossimo Natale (di alcuni), da sistemare con l’aiuto “gratuito” dei fedelissimi ed è così che l’atmosfera comincia a farsi calda già con la discussione nelle prossime ore del PUA, il piano di utilizzazione degli arenili, ovvero la “difficile” spartizione delle nostre spiagge: favorirà le famiglie di Ladispoli o quelle di Cerveteri? Chissà!
Nonostante le favole propagandistiche elettorali e le discese in campo da valle e da mare, i nodi si stringono al pettine in nome di una società di vassalli e valvassori e servi della gleba.
Che ci sia un progetto “comune” ma politicamente diverso (e al tempo stesso pericoloso per la fragilità ambientale dell’area), è ormai cosa risaputa: una colata di cemento (un po’ più green o un po’ meno green a seconda della fazione) è la previsione più realistica per i prossimi progetti.
Lo sblocco dei fondi per la ricostruzione di Torre Flavia e il ripascimento delle coste, un’occasione unica per metterci mano.
Alle scaramucce in consiglio comunale, dove riscontriamo la solita difficoltà organizzativa della maggioranza e le controbattute di un’opposizione che ci ricorda i dialoghi di John Osborne, è seguito un grande silenzio – quasi non avessero nulla da dirci in queste settimane – fino alla sbottata del sindaco, in replica a una delle tante letterine pubblicate dai cittadini.
Eppure in questi mesi, di argomenti importanti, Sinistra Italiana ne ha trattati, riguardo la città.
Tutte domande e critiche rimaste senza risposta: la partita ladispolana si gioca in due, tutti gli altri ne sono esclusi.
E quella letterina anonima per il sindaco, pubblicata ieri, ha causato, come d’incanto, una di Lui risposta piccata.
Già nel pomeriggio, fidi delegati anticipavano la risposta del sindaco in salsa post-crepuscolare de “le piccole cose di pessimo gusto” : baggianate, stupidaggini, scritte da “anonimi cittadini”, con la velata speranza di poter negare in futuro persino il diritto di parola agli stessi cittadini.
Opera già avviata da questa amministrazione con l’epurazione “social” di chi si lamenta dell’operato, o che ne discrediti l’immagine.
Un’immagine che deve rimanere pura almeno tra i fedelissimi.
La volontà di mantenere “pura” l’immagine del proprio ” Capo” che rimanda all’etologia animale della difesa del “Capo branco”, la riscontriamo, con tutte le opacità del caso, anche in un certo settore dell’opposizione, fedele ad altri “leader”; in entrambi i casi, mettendo in dubbio la capacità di rappresentanza di tutti i cittadini.
Immagine che si muove difficilmente in bilico, spostando alcuni soggetti da un partito ad un altro, nella speranza di favorire un futuro candidato piuttosto che un altro.
Se qualcuno avesse nostalgia della Prima Repubblica, a Ladispoli la troverà ancora viva e vegeta!
Sembra quasi ci sia un “codice” a cui sentirsi obbligati a rispondere…magari con letterine anonime.
Un progetto di propaganda che vogliamo sottolineare e che probabilmente porterà già dalla prossima settimana a qualche notizia “sensazionale”: una partecipazione ad un bando milionario (dopo essere stati scartati da altre partecipazioni per meri errori).
Ma cosa ci riserva il futuro ladispolano? Forse ancora la storia infinita dell’ospedale? Un nuovo parco da dare in concessione?
Purtroppo siamo costretti ad assistere all’ennesima sceneggiata mentre riscontriamo ben altri problemi dei cittadini, stretti dalla morsa del depauperamento economico e del menefreghismo di chi dovrebbe tutelarli.
I giovani, dimenticati e presi in giro da questa amministrazione, sono solo un tema su cui scontrarsi per celare altro.
Sinistra Italiana Ladispoli, da tutta questa melma, riesce a starne lontana: siamo sul territorio ma non abbiamo interessi personali da tutelare, porteremo invece avanti le vere battaglie sociali, necessarie oggi più che mai.
Sinistra Italiana, Ladispoli-Cerveteri