L’impegno del nuovo governo, nonostante la forte crisi economica che mette tutti in ginocchio, comincia stranamente colpendo le libertà dei giovani.
Le restrizioni richieste in questi giorni, per le “occupazioni” minano la libertà di manifestazione di qualunque cittadino, solo che ce ne accorgeremo troppo tardi.
È un modo banale per osteggiare future manifestazioni, una vera e propria repressione che speriamo qualcuno fermi il prima possibile, perché il problema si estenderebbe a chiunque volesse esprimere il proprio dissenso: operai e studenti in primis.
Il forte sentimento di sdegno verso il rave di Modena o le manifestazioni universitarie, è condiviso anche qui da noi, dove “paladini della giustizia social” salgono sul piedistallo indicando buoni e cattivi, affibbiandogli un colore politico.
Piedistallo dove anche una manganellata in faccia viene giustificata, dove ci si sporca le mani solamente davanti ad una fotocamera indossando una casacca associativa e si può sparare a zero anche sui propri coetanei. Una coperta di Linus sovvenzionata da Stato e cittadini però, che non dovrebbe lasciare spazio a considerazioni politiche…
Sdegno che aspettiamo da tempo anche verso alcuni giovani ladispolani, grande cruccio di questa amministrazione.
Rimarcando l’incomprensibile decisione di “non fare nulla per i giovani”, ormai sdoganata dal Comune, abbiamo toccato con mano un aumento della piccola criminalità: uno smacco per chi predica di sicurezza e si autocompiace dell’apertura di caserme e commissariati.
Giusto che si denunci alle autorità quando si è testimoni di un crimine ma è altrettanto giusto chiedere pubblicamente un intervento, se nessuno fa nulla.
Quello che è possibile vedere, di notte ma anche di giorno, nel solo centro di Ladispoli, è inconfutabile: decine di ragazzi che passano le giornate a drogarsi in Piazza Rossellini, nel parco di Via Ancona, su via Fiume o dietro viale Italia.
Impossibile non vedere e sentire.
Indubbiamente una minoranza, considerando che a Ladispoli, tolte le parrocchie o qualche bar, non ci sono punti di aggregazione, nel senso sano del termine.
Così è facile imbattersi tra ragazzi barcollanti, risse improvvise e bestemmie degne della peggiore periferia newyorchese degli anni 70.
Solo che molti di loro, hanno a malapena 15 anni e noi ci troviamo nel 2022, in una località balneare che strizza l’occhio alla riviera della costa Azzurra de noantri.
Impossibile che questa situazione passi inosservata a molti e che nessuno quantomeno si indigni. Strano, perché poi ci si lamenta della presenza dei senzatetto e si pretende di intervenire contro questa “piaga sociale”.
Malgrado gli arresti giornalieri per droga, i pesci più piccoli, quelli che devastano le famiglie, impotenti dinanzi la realtà di “bambini tossici” per intenderci, sono liberi di girare per la città.
Qualcuno nasconde nel suo marsupio, appena uscito da scuola, dosi da rivendere ai suoi coetanei, altri si affrettano in motorino a fare uno scippo o una rapina, gettando quello che non serve più sotto a un lampione, altri vengono trovati con una pistola in tasca affianco alle giostrine del parco e la notizia sparisce dalla cronaca.
Si potrebbe continuare, elencando tutti i crimini commessi in questi ultimi anni, tutti senza colpevole.
Ma questo non sarà un assist per i “difensori della legge”, pronti a pretendere onerosi impianti di videosorveglianza: basta aprire gli occhi mentre siamo immersi nel fumo di chi vuole raccontare un’altra realtà, per poi svenderla al miglior offerente.
Da sempre promotori della legalizzazione di droghe leggere per un consumo corretto e libero da vincoli mafiosi, denunciamo questa situazione affinché venga riportata la legalità nel nostro territorio, assente da troppo tempo.
Siamo sicuri di trovare l’appoggio di tanti cittadini stufi delle chiacchiere, che magari manifesteranno il proprio dissenso, in barba alle leggi antidemocratiche di chi è abituato a fare tacere piuttosto che rispondere.
Sinistra Italiana, circolo di Ladispoli-Cerveteri