Passo dopo passo entra nel vivo la campagna elettorale che inevitabilmente si svolgerà anche all’aperto. Una domanda sorge spontanea: Ma il Sindaco Grando, ricandidato a Primo cittadino, farà qualche intervento anche a Piazza Almirante? Nella piazza dedicata nel 2018 contro il parere di tanti cittadini, al firmatario mai pentito, delle famigerate Leggi razziali dell’era fascista 1938. Mica un angolo di Ladispoli tanto per far contenti i nostalgici, no, una piazza grande, nuova di zecca in un punto densamente abitato e con tanto di cerimonia alla targa, Sindaco in testa. A parte il Comitato No Piazza Almirante con raccolta firme, molti cittadini tennero banco sui social suggerendo intitolazioni alternative ma lo sportello dell’ascolto del Sindaco Grando rimase ermeticamente chiuso. E invece l’ascolto è importante perché è il filo diretto tra una comunità e chi amministra in nome e per conto di quella stessa comunità. L’ascolto è il parente stretto della partecipazione. Lo ha descritto molto bene la candidata Sindaca Silvia Marongiu in un bel video proiettato allo Stabilimento Columbia venerdì scorso 18 marzo. Era la presentazione ufficiale in una sala pienissima, fino all’ultimo centimetro utile pur nel rispetto delle norme anticovid. Non parole di circostanza, ma un restyling di città aperto a tutti, che mira alla riconquista dell’equilibrio con la natura, dell’economia circolare valorizzando le vocazioni del territorio, la progettualità nell’era della transizione ecologica e servizi tra i quali, ad esempio, la Biblioteca Comunale. Un giovane studente lamentava come ormai questa struttura pubblica abbia bisogno di un adeguamento ai nuovi criteri di gestione e di un potenziamento tecnologico, altrimenti si riduce ad un archivio vecchio stampo. Non c’è notizia di un progetto di ampliamento da parte di questa Amministrazione, è vero la pandemia ha rallentato tutto, ma i progetti si son fatti anche in smart working. Questo ed altro nelle grandi linee per poi entrare nel merito, ascoltando. Una candidatura che rompe gli schemi canonici e che piace ai giovani di oggi e a quelli di ieri con un traguardo: ridare volto e anima a Ladispoli sempre più simile ad una periferia capitolina di vecchia memoria, recuperare il senso di appartenenza e perché no, anche un pizzico di sano orgoglio campanilistico. Con la “Forza della Comunità”, appunto.
Indipendenti di Sinistra