La Regione Lazio, ieri il disastro con una voragine finanziaria senza precedenti, oggi il risanamento per continuare a progettare il futuro. Dieci anni fa la Corte dei Conti decretò l’insolvenza della Regione Lazio, gravata da un debito di 10miliardi di euro pari a duemila euro per ogni abitante. Praticamente un fallimento, ovvero l’eredità della destra, soprattutto nel settore sanitario, nelle persone degli ex Presidenti Francesco Storace e Renata Polverini. Oggi la situazione è totalmente cambiata, è uno scenario positivo e bisogna proseguire sul percorso virtuoso che ha meritato un premio prestigioso: l’agenzia di rating Moody’s ha promosso la nostra regione portando i rating long-term issuer e senior al livello Ba1 dal Ba2 di cinque anni fa (era già un risultato) con “outlook stabile”. Ha superato l’Italia che registra Ba3. Ricordiamo che il livello massimo è Aaa e il peggiore Caa. Moody’s motiva così la promozione assegnata alla Regione: “Ha compiuto progressi significativi verso il consolidamento del bilancio, l’equilibrio del settore sanitario e la stabilizzazione del debito. Inoltre – aggiunge – ha migliorato la gestione dei propri conti attraverso politiche credibili, budget prudenti, migliorando la credibilità complessiva e l’efficacia della sua politica”. Tra l’altro ciò comporta stabilità anche per chi vuole fare impresa. Siamo in campagna elettorale e la valutazione qualificata di Moody’s si basa su fatti concreti e non su propaganda. In questo quadro, nel nome della garanzia, occorre dare continuità alla governance decennale di Nicola Zingaretti scegliendo alle elezioni del 12 e 13 febbraio prossimi Alessio D’Amato (già Assessore alla Sanità) come nuovo Presidente. Ed è proprio sulla “Forza dei risultati” che D’Amato presenta all’elettorato dieci nuovi progetti per il Lazio, per “un futuro semplice”: reddito di formazione – piano per la sicurezza stradale – trasporto pubblico locale – 100 comunità energetiche rinnovabili – innovazione 4.0 – economia del mare e valorizzazione delle aree interne – transizione ecologica e Lazio green, cultura e turismo, la nostra forza – connessione, mobilità, infrastrutture, casa – dalla parte delle donne – Salute: rivoluzione delle cure a domicilio e sanità digitale, integrazione socio sanitaria, realizzazione della cittadella europea della salute presso ex ospedale Forlanini di Roma. Finanziati 6 nuovi ospedali, 170 case di comunità, 64 centrali operative territoriali. Sono stati dieci anni di politiche riformiste che hanno cambiato tutto nonostante l’incubo del debito, oggi ripianato, di 10miliardi ereditati nel 2013, politiche che hanno permesso di uscire dalla fase del commissariamento sanitario, politiche che non possono andare vanificate. Se la guida della Regione cadesse nelle mani sbagliate, prive di esperienza e competenze o peggio con le lancette dell’orologio spostate ad un passato che nel metodo di gestione ha prodotto solo scandali e disastri sociali, economici e finanziari che fine farebbero i fondi dall’Europa e del Pnr in arrivo? Non si può finire su un binario morto. Con D’Amato invece vogliamo un sano dinamismo, vogliamo mettere il piede sull’acceleratore per dare ancora più slancio all’economia, innovare le imprese e creare lavoro. Una fase nuova per continuare a migliorare.
Partito Democratico Ladispoli