Nei giorni scorsi si è ripetuto nuovamente il grave inconveniente di acqua mista a terra (e probabilmente non solo) dai rubinetti delle abitazioni poste nella zona che va dal Pozzo Statua fino a Casali di Vaccina.
(La foto del bicchiere ci è stata inviata due giorni fa da un cittadino residente ai Monteroni)
L’acqua di questo comprensorio è già non potabile da almeno cinque anni: il colore di questi giorni fa ritenere che non si tratti solo di nitrati in eccesso ma anche di terra e fango entrati nei tubi per rotture.
Non risulta essere stato dato nessun avviso per rotture o guasti e gli utenti, che continuano a pagare l’acqua come potabile, sono stati colti di sorpresa da questo nuovo grave inconveniente.
È grave il comportamento di Acea e non è comprensibile il silenzio dell’Amministrazione che, attraverso i suoi poteri in tema di salvaguardia dell’Igiene Pubblica, potrebbe costringere l’Acea a comportamenti consoni alla legge e al Contratto di Servizio.
I cittadini di Monteroni e di Olmetto hanno diritto ad acqua potabile e non ad acqua marrone e fangosa. Ed hanno diritto di conoscere i tempi per l’ esecuzione dei lavori.
Nel frattempo hanno il diritto di pagare una tariffa ridotta, come d’altra parte previsto dal Contratto di Servizio: chiediamo che il Comune si faccia garante e obblighi l’Acea a rispettare la legge e le norme.
Vogliamo ricordare che già nel 2018 gli allora consiglieri del PD Ascani e Forchetta avevano chiesto con una mozione la riduzione delle tariffe per gli utenti della zona, oltre naturalmente la richiesta di programmare i lavori necessari per riportare la normalità nella rete idrica.
Partito Democratico Ladispoli – Gruppo Consiliare e Circolo “Luciano Colibazzi”
Ladispoli, 29 settembre 2023