Eccoci qua al giorno successivo del Jova Beach Party, che bella festa è stata, e quanta gente allegra, bambini, giovani e non, tutti insieme per buttarsi nel folklore, accompagnati dalla musica e dalla voglia di stare insieme. Sicuramente molti cittadini hanno avuto disagi, ma è così per tutti i grandi eventi, che ci vogliono, servono, piacciono alla gente. Penso alle maratone, alle corse ciclistiche, alle visite dei grandi personaggi, persino ai concorsi pubblici che bloccano l’Aurelia a Roma, e potremmo andare ancora avanti per molto. Immancabili le polemiche dei contrariati per ruolo. Ma c’è una cosa che lascia l’amaro in bocca: l’atteggiamento ormai diffuso di coloro i quali non hanno argomenti, o possono sostenere solo quelli preparati nelle veline di servizio, ed allora, consapevoli della loro debolezza, diventano aggressivi ed insultano. Non è così che funziona. Per ora esistono ancora la libertà di pensiero e di espressione, anche se sembra prevalere quella brutta tendenza che passa sotto il nome di pensiero unico. Immaginate che dramma se tutti la pensassimo alla stessa maniera. Farebbe comodo, ma non è così, se ne facciano una ragione gli intellettuali di sistema, c’è ancora molta gente che per fortuna esprime il proprio pensiero senza essere portatore insano dei desiderata altrui. A presto dunque, in un lungomare che auspichiamo possa diventare una volta per tutte vivo e vitale, con musica, bancarelle, negozi, ristoranti, bar e tanta tanta gente, tutti i giorni e non solo una settimana una tantum.
Giorgio Raviola