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Il miraggio di El Jem

La  strada fra Sfax e Sousse attraversa un territorio piatto e monotono con lunghi rettilinei, simili alle “carreteras” di Castiglia e Aragona che hanno sempre sullo sfondo un campanile che sembra irraggiungibile. Qui in Tunisia, però, ad un tratto come un inimmaginabile miraggio appare il Colosseo. Si giunge a El Jem e il grande anfiteatro, terzo in ordine di grandezza dopo quello di Roma e di Capua, stupisce per le proporzioni, ma ancor più per lo stato di conservazione che lo rende ancora fruibile per 30.000 persone. La stagione teatrale estiva di El Jem è un evento di fama internazionale, vi si esibiscono famose compagnie e vi accorre una folla di spettatori affascinati dagli spettacoli, come accade in Italia durante la famosa stagione lirica all’Arena di Verona.

Le imponenti rovine del più grande Colosseo del Nordafrica, enorme anfiteatro che poteva contenere in epoca romana fino a 35.000 spettatori, illustra tuttora la grandezza e la portata della Roma imperiale. Dal 1979 l’UNESCO ha dichiarato questa meraviglia “patrimonio dell’umanità” La visione ellittica dello straordinario Colosseo di El Jem è resa ancor più sensazionale giacché il monumento romano giganteggia fra le case basse della piccola città araba che lo ingloba. Questo contrasto si rinnova anche negli altri meravigliosi complessi archeologici romani della Tunisia. Gli scavi sono stati ovunque accuratissimi, le città antiche sono state riportate alla luce nella cornice della natura che le circondava ai tempi gloriosi dell’impero e che tuttora caratterizza il paesaggio. A Sbeitla, l’antica Sufetula, grande municipium nel I secolo a.C., i maestosi templi pagani, le chiese bizantine, il foro e le dimore patrizie spiccano nell’altopiano desertico con i loro colori ocra e oro. Nessun edificio moderno assedia il complesso archeologico, un vero gioiello incastonato in una regione agricola arida e povera che ha saputo conservare nei secoli le vestigia della sua passata grandezza.

In molti interventi di restauro e valorizzazione del patrimonio archeologico immenso della Tunisia è stata molto importante la collaborazione di esperti italiani. In Italia abbiamo compiuto molti errori, come per esempio nella Valle dei Templi di Agrigento a Capua e in altri siti, ma esistono anche esempi eccellenti di recuperi eccezionali di monumenti singoli, complessi di scavi e intere città antiche, come Pompei o Paestum, riportate alla luce e magnificamente conservate. A Roma, si parla anche di risistemare il Colosseo per restituirgli la funzione di “spettacolare” sede di spettacoli, se il gioco di parole è consentito. A El Jem la parola “auguri” si esprime con afdal al amniat.

Umberto Mantaut

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