C’era tanta speranza in chi ha votato per Elena Gubetti a Sindaco di Cerveteri. C’era speranza anche perché basterebbe veramente poco per fare di più di quanto fatto dal precedente Sindaco, Alessio Pascucci. Ma che eleggendo Gubetti niente di nuovo avvenisse sotto i cieli di Cerveteri era un timore fondato, vagheggiava comunque la recondita speranza che un segno di discontinuità, se non altro per dimostrare di esserci, non fosse nemmeno così difficile da ottenere. Invece dobbiamo ormai rassegnarci alla calma piatta, alla paralisi che da troppo tempo avviluppa la nostra cittadina. C’era anche speranza nel fatto che per la prima volta nella storia di Cerveteri veniva eletto un sindaco donna. Ed allora chissà che cambiamenti! Illusione. E non si può nemmeno dire che Gubetti necessiti di tempo per insediarsi, per almeno due motivi: il primo è che dalla sua nomina ad oggi sono trascorsi ormai quattro mesi; l’altro è dato dal fatto che Gubetti era stata prima Assessore e poi Vice Sindaco nella precedente amministrazione. Senza star lì ad elencare le cose che non vanno, e che sono poi sempre le stesse e stanno peggiorando, ne cito una per tutte, riprendendo quanto scritto da Mantaut in altro articolo: il lungomare. C’era speranza che quel poco e neanche tanto ben fatto da Pascucci per la sistemazione di quel piccolo tratto di affaccio al mare del Comune di Cerveteri, fosse solo l’inizio di una prospettiva ampia e proficua, invece siamo di nuovo all’abbandono, lo dimostrano quel che rimane dei parcheggi ed il verde delle aiuole, palme comprese, che stanno chiaramente soffrendo. Speriamo che resistano, noi cittadini lo stiamo facendo da tempo immemore.
Giorgio Raviola