Il nuovo lungomare di Marina di Cerveteri, dopo la folla della bella stagione prolungatasi fino a fine ottobre, ospita anche nel periodo più freddo molte persone che fruiscono della bella passeggiata per fare sano moto in ambiente gradevole. Tutti passano e ripassano più volte davanti al complesso di condomini verdastri edificato decenni fa da una certa società Ostilia. I turisti si stupiscono nel vedere tanto degrado a deturpare centinaia di negozi chiusi che si affacciano su una grande piazza rettangolare chiamata “prima rosa”, da rinominare purtroppo “ultima ruggine”, senza contare gli orrendi graffiti, le condizioni dell’aiuola centrale, gli immancabili cumuli di rifiuti. I residenti sanno benissimo che esiste un annoso contenzioso. Quando la Ostilia gettò le fondazioni e tirò su le palazzine, misteriosamente nessuno nelle segrete stanze dei responsabili comunali fece nulla per bloccare un’operazione priva di tutti i regolari permessi, diciamo pure abusiva. Poi, notai evidentemente distratti hanno permesso stipule, tanto è vero che parecchi appartamenti sono abitati da persone, forse, ignare di stare in immobili non esattamente regolari. Ad ogni campagna elettorale gli aspiranti sindaci hanno sempre evidenziato la intenzione di risolvere gli annosi problemi di questo insieme edilizio. Parlare di sane ruspe non è il caso, ma almeno la ricerca di un italico compromesso dovrebbe essere tentata. Delle trattative si è sempre capito poco, ma si è ben compreso che non si è ancora risolto nulla. Cerveteri desiderava intestarsi un prestigioso e grande centro commerciale da fare impallidire quelli sorti a Fiumicino nell’area aeroportuale. Si parlava di terreni a monte dell’Aurelia, fra Marina di Cerveteri e il centro della cittadina. Ormai, la crisi indotta dalla pandemia e anche dall’eccessiva presenza di centri commerciali polivalenti, evidentemente non consiglia più di rischiare in una operazione di incerto risultato, anche perché la densità di popolazione locale e la viabilità dell’area non assicurano afflusso di pubblico e successi economici. Invece, se si potessero aprire centinaia di negozi, piccoli ristoranti, bar e luoghi di svago intorno alla piazza “prima rosa” a Marina di Cerveteri, probabilmente si darebbero impulso e prestigio alla località dalle indiscutibili potenzialità turistiche. Nella lunga bella stagione e nei periodi di punta della balneazione i fruitori della località troverebbero un piacevole luogo di ritrovo, svago e ristoro, nei periodi invernali gli abitanti di Cerveteri e delle sue popolose frazioni continuerebbero sicuramente a frequentare la piazzetta opportunamente valorizzata. Dunque, manca solo la buona volontà nel risolvere una buona volta la “lite” con la Ostilia, cercando una soluzione vantaggiosa per entrambe la parti in causa. Se alla attuale Giunta va il merito di avere capito che la nostra Marina è una risorsa, alla prossima suggeriamo di fare un ulteriore passo avanti mettendo da parte le ruggini.
Umberto Mantaut