In questi giorni abbiamo seguito le notizie riguardo furti e scippi avvenuti a Ladispoli e Cerveteri e della tangibile mancanza di sicurezza, soprattutto di sera.
L’aumento del numero dei furti nelle abitazioni e attività commerciali è avvenuto proprio a ridosso delle feste (emblematica quello della cassaforte smurata portata in una busta di plastica dal ladro che scappa!).
Apprendiamo dalla stampa, in queste ultime ore, di un tentativo di rapina avvenuto all’Hotel Miramare di Ladispoli senza dimenticare la quotidiana cronaca fatta di spacciatori che, nonostante gli arresti, continuano indisturbati coi loro traffici, sino a ridosso dei portoni dei palazzi del centro, in pieno giorno.
La prima riflessione che abbiamo fatto è che il cavallo di battaglia della destra, quello della sicurezza in città, ha subito un brutto arresto nel nostro territorio, così come anche a Cerveteri.
A Cerveteri, l’occasione è ghiotta per la destra opportunista, per puntare il dito sull’amministrazione e viene pertanto cavalcata da una politica spiccia che richiama ad una giustizia fai da te. Salvo poi glissare se i furti sono compiuti da italiani.
A Ladispoli, oltre richiedere più uomini alle forze dell’ordine, il sindaco ha risolto rapidamente il problema, silenziando le voci.
La nuova caserma dei carabinieri e il nuovo commissariato di polizia, sono serviti più a tagliare nastri che ad altro.
D’altro canto qualunque progetto di impianti di sicurezza (telecamere e sorveglianza privata) si sono rivelati un totale fallimento, anche solo sulla carta: progetti faraonici, mancanza di fondi e di controllori degli impianti.
Basterebbe far funzionare quelli che abbiamo, senza spendere altri soldi pubblici. Vogliamo ribadirlo.
In questo caos, gli unici a guadagnarci sono i venditori di servizi di sorveglianza e i ladri.
I nostri quartieri sono abbandonati in termini di sicurezza, sono insicuri in particolare per le donne che vengono così esposte a diversi pericoli e di conseguenza costrette a limitare la propria libertà di mobilità; quartieri con scarsa e assente illuminazione; quartieri in cui a seguito dell’aumento delle disuguaglianze e della povertà, a seguito dell’eliminazione completa o parziale di qualunque sostegno a tutela delle fragilità economiche, agiscono persone fuori dalla legalità.
Quegli stessi quartieri che poi diventano mirino della speculazione edilizia che sembra essere la soluzione a tutti i problemi, mentre é necessario metterli in sicurezza con altri interventi che non sono certo le “ronde” notturne, ma creare punti di aggregazione che portino “luce” e vita in tutti i quartieri e non solo nel centro città (e non solo per iniziativa privata ma con la presenza sul territorio delle istituzioni ) ma soprattutto occorre garantire servizi e una vita dignitosa.
Circolo Sinistra Italiana
Litorale Nord
“Mahsa Amini”