E’ ballottaggio, vale a dire che i cittadini di Cerveteri dovranno scegliere il sindaco tra Elena Gubetti e Gianni Moscherini. In buona sostanza e senza tanti giri di parole, qualunque sia la scelta, intravedere un futuro roseo per Cerveteri pare impresa assai ardua. Gubetti rappresenta la continuità con dieci anni di amministrazione Pascucci, e non è che ci sia molto da esultare, mentre la compagine Moscherini vede nei suoi principali artefici due ex Sindaci, Brazzini e Ramazzotti, e personaggi che sono al governo della città da moltissimi anni, ancor prima di Pascucci, ed è sotto gli occhi di tutti lo stato di degrado in cui versa questo che sarebbe un territorio ricco di risorse e potenzialità, se ben amministrato, ovviamente. Il nome di Moscherini poi non scaturisce nemmeno da una scelta locale ma è stato, per così dire, suggerito da Roma di fatto andando contro le scelte locali che propendevano per Annalisa Belardinelli, prova ne è che tanti voti ha raccolto arrivando vicinissima al ballottaggio. A questo punto verrebbe da citare un vecchio adagio che recita: “cambiano i suonatori ma la musica è sempre quella”, però poi, a ben pensarci, non cambiano nemmeno i suonatori. Questo è quanto salta alla mente immaginando il futuro prossimo di Cerveteri, sperando sempre e comunque di sbagliare per ritrovarci invece con un’amministrazione che finalmente sa e vuole per davvero dare alla città la dignità che le compete, indipendentemente da chi si aggiudicherà il ballottaggio.
Giorgio Raviola