Percorrendo l’ultimo tratto dell’autostrada occidentale ungherese all’improvviso s’incontra un bivio. Da una parte Margit Hid, dall’altra Erzsébet Hid, due dei più famosi ponti della capitale. Se si opta per il secondo e s’attraversa il Danubio si rimane a bocca aperta per la meraviglia. A poca distanza sul fiume maestoso il Ponte delle Catene, Széchenylànchid, tutto illuminato allaccia graziosamente le colline di Buda alle vaste prospettive di Pest. Dalle rive si specchiano nelle acque tranquille del Danubio le guglie dell’immenso Parlamento dalle sfumature grigio-azzurro e le facciate dei grandi alberghi moderni. In alto osservano il magnifico panorama le mura maestose della Cittadella o rocca di Vàrhegy. La maestosa metropoli magiara è una città doppia, infatti il suo nome, Budapest, sancisce da sempre l’unione felice delle due realtà urbane. Buda è una magnifica cittadella
arroccata su un colle, Pest dilaga nell’area pianeggiante sull’altra sponda del grande fiume. Il taglio da grande capitale è evidenziato dall’ampiezza delle vie, chiamate utca, dai lunghissimi viali tangenziali, detti korut, dall’immensità delle piazze e dall’imponenza delle costruzioni. Budapest è stata la prima metropoli europea ad avere una linea sotterranea di trasporto pubblico. Le stazioni più vecchie del metrò, datate 1896, hanno subito restauri conservativi e non hanno perduto il loro aspetto caratteristico. Forse proprio da qui si può incominciare a capire il motivo che ha spinto l’UNESCO fra il 1997 e il 2002 ad aggiungere via via nuove parti della città all’elenco dei siti da proteggere per importanza culturale, storica e paesaggistica. La parte più interessante ed anche la prima che il turista visita è senza dubbio il Bastione dei Pescatori sulla collina di Buda, coronata da un imponente castello. Forse si tratta di uno dei panorami urbani più suggestivi di tutta la vecchia Europa. In basso scorre il fiume con i suoi magnifici ponti, sulla riva opposta s’ammira il gigantesco edificio del Parlamento magiaro, che fa pensare ad una Westminster sul Danubio, poi lo sguardo spazia sull’intera città di Pest. I grandi musei storici, scientifici e dell’arte fanno parte di un complesso monumentale assai scenografico, dal nome di Varosliget, che comprende l’immenso Piazzale degli Eroi, i grandi giardini, un lago, il borgo Vajdahunyad Vara con il Museo dell’Agricoltura, un castello, palazzi e chiese, per un totale di 21 edifici, copie significative di monumenti ungheresi atti a riassumere la storia dell’architettura magiara dei periodi romanico, gotico, rinascimentale e barocco. La gemma museale di Budapest è senza dubbio lo Szépmüvészeti Muzeum che ospita antichità egizie, greche, etrusche e romane, molte sculture e una ricca pinacoteca con numerose opere famose di pittori italiani, fiamminghi, spagnoli, austriaci, ungheresi e francesi. L’edificio di culto più imponente di Budapest è la magnifica basilica di Santo Stefano al cui interno risplendono i meravigliosi marmi ungheresi di 55 varietà diverse. L’UNESCO ha decretato di proteggere anche la strada più importante di Pest, il monumentale viale Andrássy út., in gara con i famosi Champs Elysées parigini per l’eleganza dei suoi negozi e ritrovi mondani. A proposito di mondanità, specie nelle stradine pittoresche di Buda, lontani dal traffico della metropoli, sono indimenticabili le cene al lume di candela, allietati dai complessi tzigani, specie nel locali tradizionali frequentati dagli ungheresi, dove non si azzardano ad attaccare “’o sole mio” oppure “la vie en rose” dopo avere individuato la nazionalità del turista. La cucina magiara punta molto sulle innumerevoli versioni del gulash e su altri piatti alla paprica. Molti alberghi di Budapest sono lussuosi e comprendono eccellenze per il settore. L’Hilton ultramoderno sulla collina di Buda affaccia le sue finestre sullo stesso panorama spettacolare del Bastione dei Pescatori e, pertanto, è molto raccomandabile.
Umberto Mantaut