Dopo lunga e febbrile partecipazione di popolo si è spenta fra le braccia dei suoi cari della Giunta Gubetti l’estate cerite 2023. Rispetto al passato è stato un trionfo, una overdose di eventi, un fiume di buon vino con più di 1200 bottiglie stappate. Per una kermesse che finisce non si stilano necrologi. Non dopo tre giorni, ma dopo un anno c’è di sicuro la resurrezione e la edizione 2024 sarà ancora più spettacolare, senza scordare il gran finale pirotecnico. Pertanto, abbiamo trovato ben concepito e circostanziato il peana con il quale il primo Sindaco donna della travagliata storia cerite ha elencato eventi e relativi successi, ringraziando uno per uno i responsabili della Giunta e il personale comunale che si è dato tanto da fare per esiti così positivi. Manca un dato, ma certamente sarà anche quello positivo. Vorremmo sapere come stanno le casse comunali. Di certo ci sono stati costi, ma per molti eventi i partecipanti hanno pagato il biglietto, poi sono fioccate le multe per divieti di sosta ed altre infrazioni, al mare il parcheggio è stato a pagamento anche sulle sterpaglie di Campo di Mare. Insomma, speriamo di poter contare su un gruzzolo da spendere magari per tappare qualche voragine stradale, sistemare marciapiedi sconnessi e pieni di erbacce, organizzare meglio la raccolta dei rifiuti che imbrattano il territorio. Infatti, la medaglia aurea dell’estate cerite ha avuto il suo rovescio di piombo per gli elettori delusi delle frazioni che hanno visto peggiorare vistosamente il già grave degrado ambientale dei comprensori. Per la politichetta locale bisogna ricordare che la “maldestra” destra cerite, durante la campagna elettorale, senza candidati affidabili, sosteneva che un governo “Gubetti” sarebbe stato una prosecuzione in peggio dell’esperienza Pascucci, ma per i “ludi circenses” siamo andati oltre e in meglio. Ora si richiedono concretezza e coerenza. La gente non vota più per le coalizioni di destra o di sinistra, ma punta alla persona e sceglie, un candidato o una candidata con un solido curriculum professionale, capacità organizzative e onestà. Quindi, dopo le fatiche e gli impegni dell’estate cerite, speriamo che si inauguri un autunno “ispettivo”. Troppe cose si lamentano nelle frazioni trascurate e degradate. E’ stato importante in questi giorni il sopralluogo della prima cittadina di Cerveteri sulla spiaggia di Campo di Mare devastata dalle mareggiate. Da tempo il mare erode l’arenile. Gli stabilimenti hanno l’acqua alla gola, cioè fin dentro i locali ad ogni alta marea. Per ombrelloni e sedie sdraio rimane una striscia di pochi metri, quando un tempo si contava su un vastissimo arenile di salubre sabbia nera medicamentosa. Occorre intervenire come a Santa Severa e a Torre Flavia, con frangiflutti ancorati sulla secca a 300 m. dalla battigia. Il mare così restituisce la sabbia e si creano spiagge ampie e sicure. Consigliamo poi ispezioni strada per strada in tutto il territorio. Lungo il viale di Campo di Mare abbiamo un esempio di come la Giunta “virtuosa” tenti di migliorare le situazioni, investa in lavori, ma trascuri dettagli tecnici importanti, col risultato che si buttano via soldi e bisogna ricominciare da capo. La alberata fra l’Aurelia e la ferrovia era da anni ridotta male per la morte di moltissimi alberi d’alto fusto. Probabilmente scegliendo la stagione inadatta sono state poste a dimora molte nuove essenze, dotate di tutore per la crescita, ma nessuno si è curato delle indispensabili irrigazioni di soccorso nella delicata fase dell’attecchimento. Ora quasi tutte le piante da vivaio sembrano irrimediabilmente secche e senza possibilità di ripresa. Una ispezione mirata nell’area dei parcheggi commerciali della via Sergio Angelucci dimostrerebbe perché a Cerenova tutti hanno percepito un peggioramento del già incredibile degrado estetico-ambientale. Una serie orribile di ceppi circondati da sterpaglie e rifiuti ricorda i meravigliosi pini a ombrella che decoravano la via. Alcuni erano morti o pericolanti, ma altri sanissimi sono stati abbattuti con la scusa che sollevavano l’asfalto, ma hanno permesso il dilagare dei gazebi dei bar. La raccolta differenziata “virtuosa”, mediante mastelli con orari e turni, qui fa acqua da tutte le parti. Ovunque e a tutte le ore si notano cumuli di cartoni, plastica, bottiglie, mastelli abbandonati, sacchi di rifiuti non raccolti da giorni. In aree commerciali e in presenza di grossi condomini è evidente che il sistema va rivisto seriamente. La strada, priva di dissuasori di velocità, è notte e giorno una pista per prove di velocità, specie da parte di motociclisti smarmittati. Mai un vigile per multare i trasgressori anche per inquinamento acustico. Poi gli ispettori, si spera con la Sindaca in persona, potrebbero svoltare nella corta via Barbato. E’ un esempio impressionante di come stanno le strade dei comprensori, con buche simili a crateri, avvallamenti, dissesti, erbacce invadenti, persino davanti all’unica banca che tiene sportelli aperti a Marina di Cerveteri. Potremmo riempire molte pagine del “cahier de doléances”, ma siamo certi che la Giunta Gubetti sa benissimo che i voti che hanno permesso a Cerveteri la esperienza insolita di un Sindaco donna, molto preparato, sono voti delle frazioni residenziali. Ora che la musica è finita, la sbornia è smaltita e gli amici turisti se ne stanno andando, vorrà rendersi conto che qualcosa dovrà pur fare per rispettare la promessa di aver cura dell’ambiente in tutto il troppo vasto territorio comunale.
Umberto Mantaut