Il Parlamento italiano si compone di 630 deputati e 315 senatori, i Ministeri sono 14, a loro si aggiungano gli eserciti di politici arruolati in: Organismi europei, Regioni, Province, Aree metropolitane, Comuni, Municipalizzate, Enti pubblici vari, e con tutto questo costosissimo apparato che manteniamo per stilare qualche progetto da presentare all’Europa, riguardante tra l’altro l’amministrazione di questa povera Italia, servono commissioni di specialisti composte da centinaia di persone? Con il risultato, tra l’altro, di un debito pubblico crescente difficile persino da pronunciare ed una inefficienza che ci pone al fondo di ogni classifica! In negativo invece deteniamo tutti i primati: burocrazia, disoccupazione, corruzione ed avanti discorrendo. Le commissioni che poi nominiamo riescono a partorire idee costose quanto bizzarre, del tipo banchi a rotelle. Oppure, come denunciato in una trasmissione televisiva, presente il Vice Ministro della Sanità, acquisteremmo siringhe dieci volte più costose di quelle che servirebbero per un vaccino che chissà come e quando arriverà e per il quale non sappiamo ancora come conservarlo e distribuirlo.
Però, a ben pensarci e seguendo dibattiti e social, tutto questo a noi cittadini in fondo va bene, perché continuiamo imperterriti a sostenere la politica che più ci appartiene ideologicamente pensando che il male stia tutto nella fazione opposta. Forse non si è ancora ben compreso che le ideologie alle quali molti di noi sono ancora giustamente legati la politica le ha licenziate da parecchio tempo.
Giorgio Raviola