Per alcuni l’autunno, che invece è una delle stagioni più belle e rilassanti dell’anno, è triste. Quest’anno le prime piogge tanto attese sono arrivate assai tardi dopo un’estate troppo lunga e afosa. A Marina di Cerveteri si conserva la bella abitudine della passeggiata sul lungomare riqualificato. L’opera meritoria si deve alla intraprendenza del sindaco Pascucci, criticato forse più degli altri primi cittadini di Cerveteri, presto defenestrati non dalle opposizioni ma dai compagni di cordata, mentre invece fu capace di resistere e ottenere finanziamenti senza frugare nelle tasche dei contribuenti e fare qualcosa di bello e duraturo. Il lungomare era un esempio pietoso di degrado ambientale. L’operazione di ristrutturazione ha trasformato la passeggiata a mare di Cerveteri in un luogo esteticamente bello e piacevole. Non del tutto a torto la riqualificazione fu criticata in fase di cantiere, poi tutti dovettero ammettere che il sito aveva cambiato volto radicalmente in meglio. Nessuno è esente da errori e quindi è il momento di sollevare alcune osservazioni, sperando siano catalogate come consigli amichevoli e costruttivi. Gli errori di fondo potremmo chiamarli di natura botanica. Le palme scelte per l’alberata, forse per ragioni economiche, sono state poste a dimora troppo diradate. Fra una e l’altra si sono lasciati certi quadrati erbosi che dovrebbero essere dotati di cespugli da fiore ornamentali. Era meglio prevedere più palme. Comunque, ai piedi delle palme che hanno faticosamente, ma positivamente attecchito, qualcuno ha pensato di fare esperimenti con differenti specie di arbusti ornamentali. Ben pochi di questi hanno sopportato siccità, salsedine e la forte insolazione estiva. In autunno si nota ovunque la desolante presenza di erbacce spontanee infestanti e seccume. Rappresentano una sola eccezione le rotonde stradali. Sotto le palme sono state poste a dimora molte piante di Mesembryanthemum acinaciforme, pianta grassa strisciante, quasi infestante, resistentissima a siccità, salsedine, calore, vento, con una fioritura splendida e generosa nella tarda primavera. Solo questa specie sembra la più adatta per rendere esteticamente presentabili gli spazi ai piedi delle palme e gli altri riquadri destinati a verde pubblico fra le moderne e indistruttibili panchine. Il Mesembriantemo dovrebbe essere piantato partendo dal centro dell’area di ricoprire, poiché tende a scendere ed espandersi assai rapidamente. Le palme per fortuna hanno sopportato l’eccezionale calore della scorsa estate, ma ovviamente hanno foglie secche da eliminare, per ridare vigore e bellezza alle chiome in via di sviluppo. Se si piantasse qualche palma in più negli spazi intermedi non sarebbe male e comunque urge l’eliminazione delle antiestetiche erbacce infestanti. Speriamo che qualcuno nella nuova Giunta, votata da molti proprio per l’impegno promesso riguardo all’ambiente, legga e prenda provvedimenti.
Umberto Mantaut