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Incredibile una tantum

Il popolo italiano, ovviamente composto da esseri umani, è pieno di difetti. Il peggiore è la sua remissività. Nei secoli ha subito di tutto, ma è tuttora il popolo più geniale del mondo e l’Italia che è un Titano incatenato, se ben governata sarebbe il paese non solo più bello, ma anche il più ricco e felice della Terra. Purtroppo, siamo vittime della nostra stessa tendenza a lamentarci sempre e a ribellarci mai. Da tempo, le leggi insensate promulgate in Italia, spesso in ossequio alle direttive demenziali della Commissione europea, peggiorano sempre più la situazione. Come idioti abbiamo abbandonato le coltivazioni ed ora siamo sul punto di elemosinare il pane, abbiamo risorse energetiche sottomarine e sotterranee da far invidia agli arabi petrolieri, ma ci siamo fatti condizionare dai continui “no” di gretini, finti ambientalisti e bastiancontrari su tutto. Se una legge assurda esce, l’italiano l’accetta passivamente, mettendo in moto il cervello furbetto per aggirarla, anche perché siamo un paese di impuniti. Ultimamente sembriamo pure sottomessi. Ci hanno imbavagliati per “difenderci” da un virus, con mascherine in gran parte fasulle, che forse, oltre ad essere inutili, hanno fatto pure danni. Cuore, sangue e cervello hanno fame di ossigeno. Limitandolo qualcosa si rallenta, specie la capacità di ragionare. Del resto lo hanno detto e pure scritto. La pandemia era l’occasione ghiotta per mettere in riga e intontire le formiche laboriose, come sono le masse cinesi, acritiche e felici d’ufficio. Il loro buon Dragone vigila su tutto, specie sul pensiero che spesso ha il difetto di dissentire. Noi, purtroppo, ancora geograficamente lontani dal paradiso giallo, ci accontentiamo del Draghi. E’ sicuramente il migliore al mondo per sapienza ed esperienza economica, forse solo un po’ apprendista in politica, quindi influenzabile da chi lo circonda che da gran tempo vessa gli italiani, inchiodato agli scranni parlamentari, non ottenuti per voto popolare, ma per indecenti intrallazzi di palazzo. Noi siamo cristiani, anzi pure cattolici, apostolici e romani. Da piccoli ci hanno detto che ricevendo uno schiaffo dobbiamo porgere l’altra guancia, dopo una pedata in una chiappa, dobbiamo porgere l’altro gluteo. Pertanto, nessuno ha suggerito all’esimio Premier di evitare la figuraccia che sta facendo nell’annunciare come una manna dal cielo governativo una “una tantum” di ricchi euro duecento. Il gonzo distratto ha sentito il cuore gonfiarsi di gratitudine illudendosi che si parlasse di un aumento mensile e continuativo di € 200 mensili. Poi si è capito che il bigliettone giallo lo daranno una sola volta nell’estate del presente anno di disgrazia 2022. Ancora lo stolto e superficiale si è consolato pensando: “è un aiuto di Stato per pagare una parte dell’affitto dell’ombrellone e della sedia sdraio sulla spiaggia”. Il padre di famiglia monoreddito, con moglie e due pargoli, che non arriva più da molto tempo a fine mese, ha fatto ciò che il grande economista non sa fare. Egli è maestro in addizioni e moltiplicazioni, specie di debiti, purché siano buoni, ma non sa dividere 200 per 365. Ecco la vergognosa presa per i fondelli del cittadino suddito: gli elargiscono senza vergogna € 0,54 al giorno, quando un caffè costa ormai € 1,10 nel bar sotto casa, molto di più se lo vuoi prendere in Piazza San Marco a Venezia o in Galleria a Milano. Sapevamo di avere molti incapaci in Parlamento, quindi a nessuno di loro è venuto in mente di consigliare il capo affinché si risparmiasse simile figuraccia. Accettiamo pure le buone intenzioni, ma forse rendeva di più alle casse dello Stato, già svuotate da tante folli uscite, una “una tantum” mediante prelievo sugli stipendi superiori ai 10.000 euro mensili. Che ingenuità! Avremmo sentito salire al cielo il ragliare dei parlamentari strapagati per far danno, i gridolini delle femministe, il grugnito dei troppi che hanno nominato in tutti i gangli di potere, di profitti e intrallazzi con i soldi pubblici. Eppure c’è da crederci, ammesso e non concesso che ci diano davvero verso Ferragosto i fantastici 200 euro una tantum, ci saranno molti a ringraziare per i ricco contributo per saldare una parte del conto a base di pesce nel ristorantino con vista mare. Che tristezza!

                                                                                               Umberto Mantaut

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