Tyrseno
Giornale on line fondato nel 1998
  • Home
  • Notizie e Approfondimenti
    • Cerveteri
    • Ladispoli
    • Approfondimenti
  • Unesco e non solo
  • Mete in Italia
  • Cultura/Sport/Eventi
  • Chi Siamo
    • Linea Editoriale
    • Redazione
    • Contatti
    • Privacy
Notizie, Informazioni, Sport e Cultura, Cerveteri e Ladispoli - Giornale on line fondato nel 1998
Clicca e dillo al Tuo Giornale
Esercito di terracotta 1

Xi-an – L’esercito di terracotta

Ai confini delle tre province di Shanxi, Henan e Shaanxi, il Fiume Giallo proveniente dal nord cambia bruscamente direzione. Forma una delle sue enormi anse e piega ad oriente verso Luoyang, Zhengzhou, Jinah e l’oceano. Da questa ansa si diparte l’ampia vallata del fiume Wei solcata da altri sette corsi d’acqua che bagnano il distretto di Xi-an. Siamo nel cuore della Cina, provincia del Shaanxi, al centro dell’immenso territorio agricolo che rappresenta la madre-terra dei cinesi. Matuska Russia, dicono i russi per invocare la patria e la nutrice. I cinesi dovrebbero dire “Lỏess”. Questo specialissimo tipo di terreno d’origine eolica è fertilissimo e sfama più di un miliardo d’esseri umani. Si è formato per opera del vento che ha trasferito nelle immense pianure cinesi il pulviscolo dei deserti settentrionali. Sugli strati quasi incoerenti del lỏess scorrono i fiumi che lo irrigano, lo fecondano e periodicamente lo devastano con piene catastrofiche. I cinesi da 3000 anni zappano e arginano, coltivano cereali e costruiscono città. Ricominciano da capo quando la natura spazza via tutto con le alluvioni o fa ingiallire precocemente le messi con improvvise siccità. Questa è la culla della grande civiltà cinese e qui, 200 anni prima di Cristo, imperava uno dei più potenti e crudeli sovrani di tutti i tempi, grande stratega e megalomane costruttore. Il suo nome era Qin Shi Huang (260-210 a. C.).

Xi-an, pur con i suoi più di dieci milioni d’abitanti, la sua grandezza e le sue attività, sarebbe rimasta nel novero delle migliaia di grandi città trascurabili se un giorno del marzo 1974 un contadino, scavando un pozzo di 35 m, non avesse scoperto la testa di terracotta di un guerriero. Il mondo, abituato alle meraviglie dell’Acropoli d’Atene, del Foro romano e dei monumenti egizi, ha ora un quarto polo d’attrazione, la più grande scoperta archeologica del nostro secolo, l’esercito di terracotta di Xi-an. Dal 1987, l’intero mausoleo di Qin Shi Huang è protetto dall’UNESCO e considerato fra i massimi esempi di patrimonio dell’umanità. L’esercito di terracotta è schierato oggi sotto protettivi capannoni, pronto a scattare per proteggere i segreti ancora inesplorati del tumulo di Qin Shi Huang. Ogni volto ha la sua espressione e ogni muscolo è teso nell’impugnare un’arma o a reggere le redini di splendidi cavalli a grandezza naturale. Ciò che si vede lascia a bocca aperta, gli inglesi usano l’espressione “jowl dropped”, a mandibola caduta, ma il lỏess nasconde altre meraviglie. Secondo gli studiosi quell’imperatore cinese pensava di dover dominare anche il mondo dei morti e volle dotarsi dell’esercito adeguato, oppure più umanamente per paura di restare solo dopo la morte pensò di portarsi i suoi prodi come compagnia. I cinesi odierni, probabilmente coltivano ancora il mito di poter dominare l’intero pianeta, ma nel frattempo traggono enorme profitto dal turismo favorito dalla potenza di attrazione di tanta meraviglia. Intorno al sito Unesco si è sviluppato un incredibile indotto di affari commerciali e gli ospiti, strabiliati dopo la visita del famoso esercito, fanno man bassa di oggettistica del ricco artigianato locale e gustano la raffinata cucina basata sui prodotti di queste terre fertilissime. La megalopoli con il centro tuttora circondato dalle immense ed intatte mura Ming, offre molte altre attrazioni turistiche tipicamente cinesi, risalenti ancora ai tempi nei quali Xi-an era il punto di partenza della Via della seta e si chiamava anche Chang-an (Pace eterna). Enormi alberghi di lusso accolgono i turisti odierni. In loco si vocifera che le ricerche archeologiche continuino e si tengano in serbo sorprese anche più sensazionali di ciò che rappresenta oggi l’esercito di terracotta. Bisognerà ritornare fra una decina d’anni. E’ vietato scattare fotografie, chi asporta reperti è punito con la pena di morte, già comminata al primo e forse unico e ultimo tombarolo di Xi-an.  Riportare un ricordo indelebile da questo sito è inevitabile.

Umberto Mantaut

 

Print Friendly, PDF & EmailStampa articolo
  • Home

Articoli recenti

  • Elena Gubetti è il primo Sindaco donna a Cerveteri
  • Graz (Austria)
  • Ladispoli – Ospedale, è ancora idea o era un volo di fantasia?


© Tyrseno 2020 Powered by WordPress • Themify WordPress Themes

Ricevi News Periodiche