La foto parla di “sorprese del Lazio poco conosciuto”, ma i frequentatori della costa tirrenica ad ovest della capitale sanno che a monte delle spiagge di Santa Severa e Santa Marinella s’arrocca fra i monti etruschi un nido d’aquila di rustica bellezza. Per raggiungerlo bisogna abbandonare la vecchia Aurelia o uscire dalla A12 al casello delle due “Sante” e poi inerpicarsi lungo una stretta strada panoramica in un paesaggio sorprendentemente montano. Gradatamente si passa da colli rivestiti di macchia mediterranea a pascoli ancora a disposizione di mandrie, greggi e cavalli allo stato brado, per terminare fra boschi e pendici rocciose fino alle prima case del borgo. Tolfa s’aggrappa a un monte conico che dal punto di vista mineralogico è costituito da dure rocce di trachite di natura vulcanica. Il sottosuolo è ricco di metalli. Infatti, dagli studi archeologici è emerso che il sito era già abitato nelle lontane età della pietra, del rame, del bronzo e del ferro.
Tolfa, ovviamente ha un passato etrusco e romano e come in tutte le località dell’area si trovano tombe antichissime. In epoche più recenti e sotto il dominio papale, Tolfa ebbe fama per le sue cave di allume, che ha dato il nome alla vicina località di Allumiere, ancora montana, ma assai meno suggestiva. Alla sommità della Rocca della Tolfa, raggiungibile abbastanza faticosamente a piedi, spiccano i ruderi imponenti del medievale castello dei Frangipane. Dall’alto il panorama è straordinario e compensa la fatica della salita. Nella città vecchia medievale si possono visitare numerose antiche chiese. Dalla balconata della ariosa Piazza Nuova la vista spazia sull’ampio territorio tolfetano, con in lontananza Roma. Alcuni palazzi pubblici sono notevoli e molto interessante nel Polo Culturale è la visita del locale Museo Archeologico. Come stazione salubre montana, la Tolfa è più adatta alle villeggiature estive per la possibilità di amene passeggiate, mentre in inverno nevica poco a causa della vicinanza del mare e il luogo non è adatto agli sport relativi. Insomma e comunque una scampagnata alla Tolfa è molto consigliabile in tutte le stagioni, anche perché la cucina locale casareccia è molto gradevole e per lo shopping esistono diverse botteghe artigiane che offrono prodotti lavorati di pelle volutamente grezzi e adatti alle mode giovanili e casuali.
Uno dei vanti di Tolfa è la lavorazione artigianale del cuoio, in particolare per la produzione di selle, finimenti per cavalli, ma soprattutto borse. Tra queste la più famosa, molto in voga negli anni ’70 è la Catana, diventata di moda proprio come “la borsa di Tolfa.