Nei lontanissimi anni ’60 esisteva un collegamento aereo fra Roma e Firenze con certi vecchi turboelica. Un giorno durante una limpida mattinata settembrina un corpulento signore americano seduto al mio fianco osservava le stupende colline toscane durante l’avvicinamento a Peretola. Ad un tratto si videro in basso distintamentele belle torri di San Gimignano e il tipo mi chiese: “are they skyscrapers?”. Gli spiegai: altro che grattacieli, quelle sono famosissime torri storiche e San Gimignano è una delle gemme del patrimonio di arte e bellezza dell’Italia, incastonata in uno dei paesaggi più belli del mondo. Via terra, tale bellezza occorre conquistarsela. Le strade d’accesso serpeggiano fra uliveti e vigneti ordinatissimi, con le case coloniche adagiate sui colli e raggiunte da filari ordinati di cipressi. Esse deviano dalle arterie di traffico toscane, da Poggibonsi lungo la superstrada Firenze-Siena, da Empoli lasciando la superstrada Firenze-Livorno. Ad un tratto in lontananza appare su un poggio il profilo della città turrita, ma saggiamente come a Siena, le auto sono bandite dalle strade medievali e si devono lasciare in capienti parcheggi esterni. San Gimignano esiste fin dal tempo degli etruschi, ma ebbe il suo nome solo nell’anno 387 d.C. assumendo le funzioni di libero comune nel secolo XII. Fu teatro di lotte esterne con i comuni vicini e interne fra famiglie guelfe e ghibelline. Era un vitale centro di mercati agricoli e la ricchezza delle famiglie si notava nella nobile gara di chi avesse la casa-torre più alta e vistosa. Nel trecento le torri erano 72, oggi ridotte a 15 restaurate e conservate con la massima cura nel centro storico stretto fra le antiche e poderose mura difensive. Il turismo di massa ha indotto bottegai ed artigiani delle strade principali della straordinaria città a trasformare negozi ed esercizi in mostre di prodotti di ogni tipo, per fortuna facenti parte dell’incredibile ricchezza enogastronomica della Toscana, delle splendide ceramiche, dei prodotti della pelle e del cuoio lavorati, ma non mancano i soliti souvenir di pessimo gusto e l’oggettistica che nulla ha a che vedere con questi luoghi. Il fascino della città vecchia si conserva nei vicoli secondari, lungo le rampe che collegano i quartieri, all’ombra di palazzetti dagli antichi portali, dai cortili ombrosi e sicuramente dagli interni affascinanti, specie se con affacci sulla quieta campagna circostante. Il cuore e la mente delle antiche glorie comunali italiane sono rappresentate dalle due piazze, spesso contigue, sedi del Duomo e dei palazzi governativi. San Gimignano offre due eccezionali centri di aggregazione: la Piazza della Cisterna e quella vicina del Duomo. Una cisterna del 1273 sta al centro e dà il nome alla piazza che accoglie i visitatori con i suoi palazzetti e le prime torri storiche, poi si passa alla piazza più sensazionale della città con il magnifico Duomo, il Palazzo del Podestà e le alte famosissime torri. Chi ama l’arte non si accontenta degli straordinari esterni, ma entra nel Duomo romanico detto Collegiata ricchissima di affreschi e visita il Museo dell’Arte Sacra, poi passa al Palazzo del Popolo che ospita la pinacoteca civica dedicata soprattutto alla pittura senese e fiorentina dei secoli XIII e XV. Quasi sempre i turisti esauriscono la visita in una sola giornata faticosa, ma San Gimignano è dotata di una vasta gamma di alberghi di tutte le categorie ed un soggiorno più lungo è consigliabile, come pure bisogna approfittare dell’ottima cucina locale, dei suoi saporiti piatti toscani e dei vini più famosi del mondo.
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Parcheggio Camper
Parcheggio P5
Località Santa Lucia
GPS N 43°27’07” E 11°03’17”