Il turismo di massa trascura Prato, immaginandola soltanto industriale e priva di fascino. Bisogna cercare di visitarla a mezzogiorno in una splendida giornata autunnale, Prato appare come una visione luminosa al centro della città murata, con il bellissimo Duomo e fasce di marmo verde, il Palazzo Pretorio simile ad una grande casa-torre del duecento e il Palazzo Comunale classicheggiante. La cintura muraria di Prato è del trecento ed ha un perimetro esagonale, ma il centro storico pianeggiante è dominato dalla mole quadrangolare del possente Castello dell’Imperatore, voluto da Federico II nel 1237, a somiglianza dei castelli svevi. Come tanti altri centri toscani. Prato ha probabili e lontane origini etrusche e romane, ma ebbe sviluppo sotto le influenze lucchesi e pisane in epoca romanica, poi si impose nella Toscana dei Comuni e visse di riflesso nello splendido rinascimento fiorentino. La sua fama industriale è legata al tessile laniero, tanto che alcuni la considerano la Manchester italiana. E’ anche una città cosmopolita ospitando folte colonie di lavoratori ed impresari stranieri, specie asiatici. La provincia appare schiacciata fra Pistoia e Firenze e, se si dovessero eliminare tutte le province italiane, come sarebbe ragionevole ed economico, Prato finirebbe come un grande sobborgo della metropoli fiorentina, che tuttora le fa ombra e concorrenza con il suo favoloso centro storico di ben maggiore importanza. Per visitare Prato basta una intera giornata, possibilmente scelta nella bella stagione lungamente soleggiata. Per quanto riguarda i dettagli e gli interni non bisogna perdere la bellezza del Pergamo del Sacro Cingolo di Donatello e Michelozzo a destra del Duomo e i dipinti di Filippo Lippi nel Presbiterio. Nel grande Palazzo Pretorio è interessante la Galleria Comunale con dipinti di scuola fiorentina. A Prato, intatto e splendido si erge il Castello dell?imperatore voluto nel 200 da Federico II. Come in tutta la regione toscana a Prato non mancano ottimi ristoranti dove gustare i piatti della gustosa cucina locale.