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Terminillo 1

All / Centro

Monte Terminillo (RI)

Osservandolo in estate, nonostante la sua rispettabile ma non eccezionale statura di 2217 metri sul livello del mare, il monte appare piuttosto insignificante. Fa parte della catena appenninica dove ben pochi massicci possono gareggiare con l’imponenza delle lontane Alpi. Il Terminillo è un brullo monte calcareo, ai suoi piedi il territorio è dotato di folti e salubri boschi di latifoglie e conifere, ma oltre i 1800 metri di altitudine la vegetazione non protegge più le pendici dall’erosione ed esse appaiono caratterizzate da frane e pietraie assolate. La stagione favorevole al monte e al territorio ai suoi piedi è l’inverno caratterizzato fino ad alcuni anni fa da intense nevicate che rendevano l’area ideale per gli sport invernali, specie se favoriti da impianti di risalita e strutture di accoglienza dei turisti. Al tempo dei romani il monte era conosciuto con i nomi di Gurgure o Tetricus, ma dal 1800 si chiama Terminillo, pare perché posto ai confini fra due stati, il Regno di Napoli e lo Stato Pontificio. Forse oggi non è politicamente corretto ricordare che il formidabile “lancio” turistico del Terminillo è legato a Mussolini. A detta della  sua nuora Scicolone, un giorno il Duce durante un volo da Forlì a Roma avrebbe notato che il monte e la sua area si sarebbero prestate per allestire un ambizioso progetto per dotare la capitale di una stazione sciistica e di villeggiatura di prima grandezza, da fare invidia alle più celebri, ma lontane, località alpine. Infatti, prima della guerra il Terminillo fu prediletto dalla élite romana godendo di notevole fama. In seguito fu la volta dei registi che utilizzarono il Terminillo, le sue strutture e scenografie per girare molti film di successo. Attualmente, il turismo di massa ha trasformato la località in un centro di svaghi domenicali, ma si nota una atmosfera decadente. In effetti, dal punto di vista urbanistico si notano gli errori di frettolosi e sproporzionati interventi a macchia di leopardo. Fra ville un tempo prestigiose e immerse nel verde sono sorti giganteschi residence di dubbio gusto e hotel oggi in crisi per la sproporzione fra clienti dai lunghi soggiorni e folle mordi e fuggi, rispetto alle capienze effettive alberghiere. A favore del Terminillo occorre lodare l’ottima infrastruttura stradale che la collega al capoluogo di provincia, Rieti, e la capitale, con qualche perplessità circa la segnaletica. Mentre a Roma le estati trascorrono ogni anno più infernali per il calore e l’inquinamento, al Terminillo si trova un’oasi di frescura con molte possibilità di passeggiate salutari. Durante l’inverno la stagione sciistica è purtroppo spesso danneggiata da precipitazioni nevose sempre più rare ed avare. Insomma, chi vuole ancora godere dei vantaggi del Terminillo, il monte di Roma, dovrebbe affrettarsi a sceglierlo ora come meta di svago, sport e salute. “Del doman non v’è certezza”.

                                                                                             

 

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