L’Epomeo veglia su una delle isole più belle del mondo. Ha un occhio solo, il suo cratere, poiché è un vulcano spento o, forse, è soltanto caduto in un sonno profondo, solo raramente agitato da brutti sogni. In quelle occasioni il monte freme e la terra trema con grande spavento per gli abitanti. Infatti, nelle viscere del monte il magma primordiale continua evidentemente a ribollire, Spifferi di fiato ardente riscaldano ancora l’aria delle grotte sudatorie, considerate una manna salubre per curare diverse infermità respiratorie e reumatiche. Altrove, persino in riva al mare, si notano fumarole e in quasi tutte le località dell’isola affiorano fanghi caldi, provvidenziali nel conferire ad Ischia la fama internazionale di località termale privilegiata. Oltre a stabilimenti perfettamente organizzati per le cure, curiosamente, quasi tutte le strutture alberghiere hanno un reparto attrezzato. I clienti devono soltanto scendere in accappatoio, di solito nel sottosuolo dell’albergo, per ricevere in apposite vasche i trattamenti sotto le mani esperte di personale specializzato. I “fanghini”, infatti, con cognizioni di tipo infermieristico sanno dosare le speciali cure, di norma contro forme di dolori reumatici o postraumatici. L’Epomeo, in ere geologiche lontanissime, emerso dalle acque del golfo partenopeo, mentre si formavano anche Capri e Procida, ha eruttato per secoli lava, cenere e lapilli, crescendo come tutti i vulcani in forma approssimativa di cono, ma il materiale, giunto a contatto col mare, ha modellato un prodigio dal punto di vista paesaggistico. Si aggiunga che le terre vulcaniche, frutto della solidificazione e il successivo sfaldamento delle rocce effusive, sono straordinariamente fertili. La flora mediterranea, già per sua natura ricca di forme, colori e profumi, riveste come un mantello regale i fianchi del vulcano spento. Il Tirreno ha modellato splendide scogliere e ritagliato deliziose spiagge, sicché il visitatore di Ischia non ha che l’imbarazzo delle scelta se vuole godersi una vacanza al mare indimenticabile. Il giro dell’isola per mare offre visioni bellissime del contorno frastagliato, dei fianchi del monte e delle cittadine costiere. Di solito si sbarca a Ischia Porto da traghetti o aliscafi che fanno la spola da Napoli. Già questo breve viaggio nel golfo famoso offre magnifiche visioni. Il Porto non è eccezionale, ma la cittadina si è sviluppata molto beme e presenta innumerevoli strutture recettive per tutte le “tasche”, dirigendosi verso Ischia Ponte e l’isolotto del Castello collegato dal Ponte Aragonese. La bellezza ischitana si presenta come un crescendo di meraviglie quando si percorrono le strade che, con varie diramazioni verso l’interno, fanno il giro dell’isola. Forse, la località più sensazionale è Sant’Angelo, borgo di pescatori con due baie, un istmo, una penisoletta con ruderi di una vecchia torre e la vicina famosa spiaggia dei Maronti con fumarole. Fra Forio, Lacco Ameno, Casamicciola e Barano non si sa veramente quale scegliere per bellezza e lusso. Molti stranieri e italiani ricchi hanno scelto Ischia come paradiso climatico e seconda casa. Intorno alle residenze, agli alberghi e alle stazioni termali con piscine i giardini sono splendidi e ricchi di flora mediterranea e tropicale. Gli abitanti sono particolarmente cordiali e con un certo snobismo sottolineano di essere assai differenti dai napoletani, ai quali tuttavia assomigliano per il saper vivere. Il loro lato epicureo si evidenzia nella cucina molto ricca e saporita, specie per le specialità marinare, irrorate dal pregiatissimo vino Epomeo. L’olio, gli agrumi e gli ortaggi sono eccellenti e genuini. Infatti, l’agricoltura ad Ischia si basa sulla cura dei vigneti, degli uliveti e dei fertili orti nelle terre intorno alle cittadine termali e balneari e sulle pendici del vulcano. Ischia è un sogno, chi ci va una volta non può fare a meno di ritornarci.