L’intera penisola pugliese rappresenta il tacco e il promontorio del Gargano è il naturale sperone dello stivale italiano. A settentrione una lunga striscia di spiagge e dune separa l’Adriatico dai laghi costieri di Lesina e Varano, salmastri e poco profondi, simili a lagune famose per la pesca delle anguille e per la caccia ai volatili migratori. Al largo emergono le piccole isole Tremiti. Poi, il grande arco del promontorio si protende in un mare meraviglioso con una riviera rocciosa forse più bella della costiera Amalfitana. I borghi garganici hanno aspetti quasi greci. Le case aggrappate alla roccia sono imbiancate a calce ed hanno finestre azzurre, vicoli stretti in salita con scale ed archi che collegano le varie parti dei villaggi dove abbondano i vasi fioriti, i rampicanti e i limoni, quasi a contrastare l’aridità della macchia mediterranea dalla vegetazione azzurrina che ricopre le pendici a picco sulle spiagge chiuse fra le scogliere. Da Rodi Garganico a Vieste, passando per la bellissima Peschici, la litoranea ricavata faticosamente
scavando fra le rocce è una meravigliosa passeggiata con incredibili scorci sul mare, poi si raggiunge Pugnochiuso, trasformatasi in esclusivo centro internazionale del turismo anche per la possibilità di praticare la pesca subacquea e visitare le straordinarie grotte carsiche che nulla hanno da invidiare alla caprese Grotta Azzurra. Dopo Mattinata conviene lasciare la costa per visitare la parte montana del promontorio, altrettanto ricca di bellezze naturali e sorprese legate alla storia e alla tradizione dei luoghi. Monte Sant’Angelo spicca in un paesaggio arido, quasi lunare, con la mole del famoso Santuario dedicato a San Michele Arcangelo, che dall’epoca longobarda, sec. VI, è uno dei siti sacri più frequentati dai pellegrini. Notevolissimo il Campanile, ottagonale come una delle torri di Castel del Monte. La Porta del Santuario è una mirabile opera di bronzo del 1076, proveniente da Costantinopoli. La Foresta Umbra, che occupa il cuore del Gargano, non ha evidentemente nulla a che vedere con l’Umbria, se non forse per l’intensità del verde delle sue preziosissime essenze arboree, così fitte che in pieno giorno sembra di essere immersi in “un’ombra” oscura che avvolge molti chilometri quadrati di alture aspre e incontaminate. Faggi, aceri, cerri, querce, carpini, tigli, frassini, pini neri, lecci e pini d’Aleppo, con esemplari secolari il cui tronco supera il metro di diametro, sono superprotetti e tutti i sentieri della singolare selva devono essere percorsi seguendo itinerari controllati e rispettando regole molto severe a salvaguardia dell’ambiente straordinario. Una sola rotabile piena di curve sale da Monte S. Angelo fino al cuore del parco, per biforcarsi poi in direzione della costa, verso Vico del Gargano o Vieste. Fra Monte S. Angelo e San Severo, la strada che attraversa il Gargano in direzione ovest passa per San Giovanni Rotondo, oggi considerato la meta di pellegrinaggi più frequentata d’Italia. Qui visse, operò e morì il
Santo Padre Pio da Pietrelcina, nativo della Campania, frate sanguigno e misterioso che in vita fece molto discutere, persino nelle più alte sfere ecclesiastiche. Viviamo in tempi nei quali anche le santificazioni si basano su principi democratici, come dire che avvengono a furor di popolo più che in seguito ad un lunghissimo iter di studi ed accertamenti relativi ai miracoli e alle credenziali del candidato. Per chi ha qualche dubbio, di fronte alle forme di feticismo, fede fanatica e quasi pagana da parte di molti pellegrini, deve ricordare che Padre Pio ha saputo nella nostra società egoista e consumistica organizzare su scala industriale l’assistenza ai malati e ai sofferenti e solo questo, sebbene non sia proprio un classico miracolo, è senza dubbio un prodigio.
Prodotti tipici
L’Italia è la patria dell’Olio extravergine d’oliva ed in Puglia raggiunge i massimi valori di eccellenza, costituendo per la regione una sorta di oro. Un prodotto base per la nota dieta mediterranea, con un sapore essenziale ed un pregio importante per la salute.
I latticini a base di latte di bufala costituiscono un’altra importante tipicità pugliese, e la mozzarella prodotta non ha nulla a che invidiare alla più nota mozzarella di bufala campana.
Nel Gargano si coltivano agrumi gustosissimi che profumano l’aria e riempiono il panorama di colore.
Cucina tipica
Un piatto ormai conosciuto e cucinato un po’ in tutta Italia sono le Orecchiette, alle cime di rapa o con il ragù.
La cucina tipica del Gargano è semplice, senza particolari ricercatezze, derivante tradizione contadina, basata su pasta e pane fatti a mano, olio extravergine di oliva, ortaggi e verdure, carne caprina e pesci.
Tra le piante erbacee ci sono i Lampascioni, un prodotto a bulbo praticamente sconosciuto in altre parti d’Italia.
Molto apprezzate le bruschette, dalle semplici con olio, sale e pomodoro, alle più ricche con fagioli e cozze.
Altri piatti semplici ma saporiti sono la base di una zuppa fatta con diversi tipi di prodotti dell’orto cotti e poi versati sul pane casereccio, così come buono è l’accostamento di cacio e fave, simbolo della semplicità della cucina locale.
Per la pasta fatta in casa, oltre alle orecchiette, si cucinano gli Strascinati, pasta fresca condita con ricotta, sale e pepe, tradizionalmente servita il 19 marzo, San Giuseppe.
Le rape, oltre a condire le famose orecchiette, vengono fatte rosolare ed aggiunte alle salsicce.
A base di pesce, e molto gustosa, c’è la zuppa di pesce garganica, un soffritto di cipolline e prezzemolo ai quali vanno aggiunti vari tipi di pesce, così come è apprezzata l’anguilla di Lesina.
Che dire poi del gustoso polpo in insalata, condito con olio extravergine di oliva, limone, pepe e prezzemolo.
Le cozze vengono cucinate in diversi modi ma quelle ripiene sono una vera prelibatezza.
A chiusura non possono mancare le ostie ripiene, un dolce tipico con miele e mandorle.
INFORMAZIONI LOGISTICHE
Rodi Garganico
http://www.rodigarganico.info/
Peschici
https://infopointpeschici.wordpress.com/
Vieste
http://www.prolocovieste.it/vieste/
Mattinata
https://www.comune.mattinata.fg.it/turismo-e-cultura/ospitalita/