Cortona è un centro situato su di un colle a circa cinquecento metri di altitudine, in provincia di Arezzo, ai confini con l’Umbria. Seppure il centro storico conservi magnificamente l’architettura medievale le sue origini risalgono ai tempi degli Etruschi. Del fascino e dell’originalità di Cortona ne sono testimonianza gli scritti lasciati da esploratori e viaggiatori come George Dennis, David Herbert Lawrence e Henry James, per arrivare a tempi più recenti con il libro “Sotto il sole della Toscana” dell’americana Frances Mayes. Ma iniziamo la nostra visita proprio da Piazza della Repubblica, punto centrale della Cortona storica. Sul lato ad est spicca il Palazzo Comunale con la torre dell’orologio, edificati nel 14° secolo e diventati simbolo della città. L’imponente scalinata d’accesso al palazzo e la torre campanaria furono costruite separatamente. Il più alto edificio della piazza è il Palazzo del Capitano del Popolo, abitato nel XVI secolo dal cardinale Passerini. Proseguendo si accede direttamente all’attigua Piazza Signorelli dove troviamo l’omonimo teatro del XIX secolo, in stile neoclassico abbellito con una loggia a sette archi ed, il Museo del Maec (Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona), ospitato nel Palazzo Casali. Proseguendo nella via che si apre tra il teatro ed il Palazzo Casali arriviamo a piazza del Duomo dove si affaccia la Cattedrale di Santa Maria Assunta, eretta con tutta probabilità sulle rovine di un tempio pagano tra il V e VI secolo. La facciata e l’esterno sono la somma degli interventi subiti nel tempo, a partire dal romanico fino al portale risalente al rinascimento. L’interno, ricco di opere importanti, è a pianta longitudinale divisa in tre navate. Sempre sulla piazza del Duomo, all’interno della ex chiesa del Gesù, si trova il Museo Diocesano del Capitolo, dove sono esposti diversi oggetti ed opere d’arte che provengono dalle chiese del territorio. Torniamo indietro e, passeggiando piacevolmente tra le caratteristiche vie lastricate della Cortona storica, arriviamo a Piazza della Repubblica da dove, camminando lungo l’animatissima via Nazionale, dove si affacciano botteghe, eleganti negozi e trovano sbocco vicoli suggestivi, arriviamo a Piazza Garibaldi con al centro l’obelisco dedicato all’Eroe dei due mondi. A farla da padrone però è l’affaccio da dove si gode un panorama di raro fascino sulla Val di Chiana ed una buona parte del lago Trasimeno. Siamo appena usciti dalle mura e ci troviamo di fronte alla Chiesa di San Domenico, in stile gotico la cui costruzione è avvenuta dal 1400 al 1438. Dalla chiesa si è subito negli ampi e ben tenuti giardini pubblici dove, oltre al trovare ristoro, i cittadini possono assistere ai frequenti eventi che qui si organizzano. Lasciamo la parte storica e costeggiando le mura andiamo nella parte alta di Cortona, ad oltre 650 metri di altitudine, per visitare la fortezza di Girifalco posta a dominio di tutta la Val di Chiana. Di quest’antica rocca fortificata se ne ha notizia fin dal 1258, come testimoniato dai dipinti quattrocenteschi/cinquecenteschi esposti nel Museo dell’Accademia Etrusca e dai resti nel basamento dell’attuale torre. Oggi la fortezza è di proprietà del comune e sarà utilizzata per ospitare opere di arte contemporanea. Ridiscendendo appena di poche centinaia di metri la strada che porta quassù si incontra la Basilica di Santa Margherita, patrona di Cortona. Inizialmente era una chiesetta dedicata a San Basilio, gravemente danneggiata durante il Sacco di Cortona del 1258 e ricostruita nel 1288 da San Margherita, le cui spoglie sono qui conservate ed esposte.