Ce n’est pas un voyage, c’est une déportation! Con questa spiritosa battuta un amico francese condotto da Roma a visitare il borgo di Ceri espresse il suo stupore per la relativa tortuosità del viaggio e per la improvvisa incredibile visione dal basso di uno degli abitati più antichi del Lazio. Infatti, da Roma bisogna percorrere la A12 fino all’uscita di Cerveteri-Ladispoli, poiché Ceri è una antichissima frazione di Cerveteri, conosciuta nel mondo intero per le sue straordinarie necropoli etrusche. Poi quasi ci si perde in un dedalo di stradine fra vigne, uliveti, pascoli e poveri gruppi di case rurali, dall’alto di alcuni colli abbelliti da grandi pini a ombrella si scorge il mare. Infine, quasi a sorpresa ecco l’immagine incredibile di Ceri, simile a un castello inespugnabile. Infatti dopo una ripida salita l’accesso al borgo è rappresentato da un’unica antica porta con arco medievale. Poi si sale stretti fra pareti umide di roccia tufacea scura fino al momento di sbucare fra le prime case e nell’unica piazzetta al centro del complesso. Intorno, facciate di tufo o intonaci sbiaditi dai colori pastello, al centro qualche vecchio leccio a creare macchie d’ombra a favore dei pochissimi abitanti e dei molti turisti, specie domenicali, attratti anche da alcuni ristoranti rustici, specializzati in piatti tipici della cucina laziale. La Parrocchiale, Madonna di Ceri è meta di pellegrinaggi, ma soprattutto oggetto di ammirazione per i suoi preziosi affreschi di scuola romana del XII secolo e per il pavimento cosmatesco. A Ceri sono anche pregevoli un grande palazzo nobiliare Torlonia con parco e qualche edificio che un tempo ebbe funzioni pubbliche. A dritta e a manca del villaggio esistono affacci panoramici straordinari sull’intatto paesaggio etrusco. Ceri era già abitata nell’età del bronzo, ma ebbe grande importanza alle origini della civiltà etrusca, poi come centro secondario rispetto alla città-stato di Caere Vetus ed infine rifugio degli ultimi etruschi che su questa rupe tufacea inespugnabile trovarono rifugio dopo la caduta di Caere nelle mani dei romani. In secoli recenti l’intera rocca di Ceri fu alternativamente proprietà privata di famiglie nobili, dagli Anguillara ai Cesi, Borromei, Odescalchi, per finire con i Torlonia, conservando l’aspetto suggestivo di rustico borgo rurale e piccola fortezza difensiva, tanto da essere spesso scelta come sfondo per pellicole d’epoca e rievocazioni storiche. Il visitatore domenicale è affascinato da quel tuffo nel passato e dalla natura incontaminata circostante. I pochi che riescono in qualche modo a soggiornarvi a lungo o tornarci spesso scoprono che Ceri è anche misteriosa. I pochi abitanti sono poco comunicativi, ma le vecchie mura, gli anditi oscuri, i cunicoli e i sotterranei scavati nel tufo sembrano popolati da ectoplasmi che sussurrano specialmente nelle notti stellate, mentre nelle vallette boscose dei dintorni, piene di piccole necropoli etrusche, nella nebbiolina notturna odorosa di mirti cimiteriali aleggiano e gemono gli spettri di un glorioso passato, ma solo i sensitivi e i medium riescono a dialogarci.
Notizie utili
Dove mangiare a Ceri
Il Borgo di Ceri è davvero molto piccolo. All’interno delle sue mura sono presenti solo un bar (che si trova su di un lato di Piazza Immacolata) e due ristoranti. Entrambi mettono a disposizione delle navette, ad ora di pranzo, per raggiungere il paese dal parcheggio principale, situato subito sotto la roccia di tufo su cui è costruita Ceri, ed offrono cucina casereccia e locali con terrazze panoramiche.
- Trattoria la Rocca
- Ristorante Sora Lella
Nei dintorni del borgo si trovano altri ristoranti/agriturismi. Tra i tanti vi consiglio il Casale del Castellaccio, situato a solo 15 minuti di distanza, perfetto sopratutto se si hanno bambini.
Dove dormire a Ceri
Nel paesello troverete solo un b&b, il Borgo di Ceri B&b.
Come arrivare a Ceri
Ceri si trova a circa 50 km di distanza da Roma, andando verso Nord, in direzione Civitavecchia.
Per raggiungere Ceri da Roma è sufficiente percorrere l’Aurelia verso fuori città, fino all’altezza di Palidoro. Da qui seguire le indicazioni per Ceri.
In alternativa è possibile prendere l’autostrada Roma-Civitavecchia fino all’uscita Torrimpietra.
Ceri dista circa 40 km da Civitavecchia e si raggiunge percorrendo l’Aurelia o l’autostrada in direzione Roma, fino all’uscita per Ladispoli.
Dove parcheggiare a Ceri
Sotto le mura di Ceri, prima di intraprendere la salita che, passando sotto l’Arco, porta dentro il borgo, si trova un comodo e largo parcheggio.
In realtà è possibile parcheggiare anche all’interno delle mura: i posti sono pochi, circa una decina, ma se non ci sono eventi particolari è molto probabile che possiate evitarvi parte della salita a piedi.
Notizie tratte da: mondovagandosenzameta.it/ceri-borgo-medievale-lazio/