Dinamica a frettolosa, con ritmi di vita quasi milanesi, Catania differisce da tutte le altre città siciliane, anche per il colore. Molti edifici costruiti con pietre laviche e le inevitabili incrostazioni che, a causa dello smog urbano e delle periodiche piogge di ceneri etnee, hanno imbrattato le facciate conferiscono a Catania un colore grigio-nerastro, particolarmente stridente con il verde vivo dei giardini e la luminosità del cielo del sud. Nonostante sia una città portuale importante, Catania non sembra una città di mare. Fra il grande centro urbano e lo Ionio è stata creata una brutta barriera di scali ferroviari, capannoni ingombranti, strutture doganali e di capitaneria, gru e docks portuali. Per vedere il mare e la sua bella costa, occorre spingersi a nord della città lungo la litoranea per Acireale o a sud verso il Lido Plaia. Il centro della città si trova, comunque, tutto spostato verso il porto, nelle cui vicinanze sorge il Duomo. Dell’antichissimo edificio di culto, risalente al 1092, non rimangono che poche tracce nascoste sotto i pavimenti. Dopo vari terremoti, eruzioni vulcaniche e distruzioni belliche, il Duomo è stato rifatto quasi interamente nel 1700, su progetto del Vaccarini, il quale curò anche altri edifici della scenografica piazza antistante. La facciata sontuosa domina la curiosa Fontana dell’Elefante, considerata l’emblema di Catania. Il “passeggio” catanese si svolge lungo la bellissima Via Etnea, strada degna di una capitale, per l’imponenza dei suoi palazzi, l’eleganza dei negozi e dei ritrovi pubblici, fra i quali spiccano famose pasticcerie. A metà del percorso s’aprono a sinistra la verdeggiante Villa Bellini e a destra il viale XX Settembre, che prosegue poi arioso e modernissimo nel Corso Italia, con l’aspetto di un centro direzionale di una grande città industriale e commerciale. Catania possiede periferie ariose, con grandi arterie rettilinee, ma il cuore cittadino batte dalle parti dell’Università dove s’intersecano vicoli pittoreschi, con belle chiese, palazzi nobiliari, musei e le primizie archeologiche dei teatri greco e romano. La città ha tradizioni culturali profonde, basta ricordare che ha dato i natali a Vincenzo Bellini e Giovanni Verga. L’Almo Studio o Siculorum Gymnasium, fondato nel 1434 da Alfonso d’Aragona, è oggi un’Università considerata fra le migliori d’Italia, con una Biblioteca ricchissima che possiede fra i codici le Consuetudines Civitatis Cataniae. La vita teatrale catanese è assai vivace, specie per la lirica nel grazioso Teatro Bellini. Per le scienze Catania eccelle negli studi di vulcanologia e botanica.