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Cervetyeri 1

All / Centro

Caere Vetus – La moderna Cerveteri

Lazio – Roma

Era una città-stato la gloriosa capitale dell’Etruria meridionale, civilissima già sette secoli prima di Cristo e molto prima di Roma, forse figlia proprio di certi pastori etruschi rimasti primitivi e invidiosi sui famosi sette colli. Si chiamava Caere, ma invecchiando le aggiunsero quel Vetus, come al solito senza troppo rispetto per i progenitori, nella fattispecie gli etruschi che tanto insegnarono ai nuovi padroni romani.

Caere commerciava ed aveva intensi scambi culturali con le civiltà fenicia, egizia, greca, attraverso il suo porto di Pyrgi. Di ciò rimane traccia in tutti gli straordinari reperti trovati nelle vaste necropoli del territorio cerite, oggi dichiarate patrimonio dell’umanità da preservare sotto la protezione dell’UNESCO, che ha associato Caere alla vicina Tarquinia.

Forse una delle angherie ai danni di Caere e poi Caere Vetus fu quella di italianizzare il nome famoso in una “Cerveteri”, condannata per secoli al ruolo immeritato di borgata agricola. Oggi, tanto per non smentire il vassallaggio nei confronti di Roma, Cerveteri fa parte del territorio metropolitano della Capitale, quasi condannata al ruolo di borgata periferica degradata. Uno dei modi per rialzare la testa potrebbe essere quello di riappropriarsi del glorioso nome di Caere, sia pure con quel Vetus, non per vetustà, bensì per nobiltà, con le sue frazioni di Ceri, medievale, e Caerenova o Cerenova, la quale, insieme a Campo di Mare, costituisce la Marina di Cerveteri, altra risorsa turistica eccezionale oltre agli aspetti archeologici e museali del centro storico.

Pertanto, proprio in questi periodi di restrizioni e limitazioni dei flussi turistici al solo ambito locale, Caere Vetus può essere indicata come meta eccellente per una breve vacanza culturale e ludica. Cerveteri gode di una posizione abbastanza privilegiata. E’ collegata alla capitale dalla consolare Aurelia e dalla autostrada A12, non è lontana dall’aeroporto di Fiumicino e dallo scalo marittimo di Civitavecchia, ha una sua stazione ferroviaria sulla linea metropolitana regionale FR5.

Il centro storico, pur essendo assai interessante per le sue strutture medievali, merita la visita soprattutto per il Museo Etrusco, di piccole dimensioni ma ricchissimo di reperti, presentati in un ambiente museale molto pregevole.

Nella campagna ad occidente del centro giace la importantissima necropoli etrusca della Banditaccia.

Lungo una chilometrica “via degli Inferi” si trovano testimonianze delle consuetudini sepolcrali della civiltà etrusca dal IX secolo avanti Cristo con le tombe cinerarie a pozzo, al secolo VII quando si realizzarono le tipiche tombe a tumulo, continuando poi con tombe a dado allineate lungo strade a perpendicolo rispetto alla via sepolcrale, per finire con le tombe ipogee del IV secolo, rappresentate straordinariamente a Cerveteri dalla stupenda Tomba del Rilievi.

Poiché della Caere dei vivi non sono rimaste tracce, e considerando che per i defunti si riproduceva un simulacro di casa completata da arredi e suppellettili, le necropoli di Caere offrono un quadro eccezionale di quella che era la vita in questi luoghi e il suo altissimo livello di civiltà. Purtroppo, già in epoca romana le necropoli subirono saccheggi e ancor oggi, nonostante i severi controlli, i reperti preziosissimi fanno gola ai trafficanti di opere d’arte. Tuttavia, molti capolavori si possono ammirare nei musei etruschi di tutto il mondo. Emblematico è il caso del famosissimo Vaso o Cratere di Euphronios del 510 a.C., restituito a Cerveteri nel 2008 dal Metropolitan Museum di New York.

Una visita a Cerveteri vale la pena anche solo per ammirare simile capolavoro.

Enogastronomia
La fertilità di una terra di origine vulcanica ed alluvionale ha favorito l’insediamento degli Etruschi che potevano fondare il loro sviluppo su prodotti e materie prima che esportavano in tutto il mondo allora conosciuto. Ritrovamenti storici, archeologici, ed anche quanto recuperato da navi naufragate, testimoniano che le maggiori produzioni sono da sempre il grano, l’olio ed il vino, eccellenze che ancora oggi contribuiscono in tanta parte all’economia di Cerveteri, in particolare la produzione del vino che ha ottenuto il marchio DOC ed è esportato in tutto il mondo.

Tanti i prodotti ortofrutticoli coltivati, ma ad eccellere è sua maestà il carciofo romanesco, seguito dal tartufo dei monti ceriti, molto usato, insieme ad altri prodotti, per le conserve agroalimentari.

La cacciagione e gli allevamenti di suini ed ovini forniscono le materie per i ricchi e squisiti piatti locali, senza tralasciare il pesce del vicino mare.

Dove mangiare
https://www.comune.cerveteri.rm.it/turismo-e-cultura/accoglienza/dove-mangiare (Tratto dal sito del Comune di Cerveteri)

Dove dormire
https://www.comune.cerveteri.rm.it/turismo-e-cultura/accoglienza/dove-dormire (Tratto dal sito del Comune di Cerveteri)

 Area sosta Camper
Centro Vacanze del Sasso
Via Furbara Sasso 110 [SP2b], 00052 Cerveteri

GPS N 42°01’51” E 12°02’00”

 Necropoli e Museo
http://www.polomusealelazio.beniculturali.it/index.php?it/230/museo-nazionale-archeologico-cerite

 

 

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