I treni che collegano Parigi con l’Alsazia, passando per la Lorena, partono dalla Gare de l’Est e questo itinerario è particolarmente piacevole in inverno. Il viaggio non è breve e i paesaggi della Champagne fra Parigi e St-Dizier e poi quelli della Lorena fino a Nancy sono bellissimi con lo spettacolo della brina su campi e vigneti e dei ciuffi verdi del vischio saprofita sui rami degli alberi spogli. Sui treni francesi si parla animatamente e il tempo passa. La Gare de Nancy s’affaccia sulla insignificante Place Thiers e viene quasi voglia di tornare indietro. S’imbocca a sinistra la breve rue Poincaré fino a Place Dombasie e, poi, ancora a sinistra la rue Stanislas. Al giungere sulla famosa Place Stanislas si rimane senza fiato, non per la fatica del cammino nel gelo lorenese, bensì per lo stupore di fronte a tanta meraviglia. Fra il 1752 e il 1760, re Stanislao, evidentemente megalomane, affidò all’architetto Emmanuel Heré la realizzazione del capolavoro dell’architettura settecentesca francese. La piazza, grande ma non immensa, desta la stessa emozione della parigina Place Vendôme, ma a Nancy i magnifici palazzi della piazza sono uniti da straordinarie cancellate in ferro battuto e ottone, opera d’arte di Jean Lamour, fabbro del duca Stanislao Leszczyński. Sul lato nord si apre un grandioso arco di trionfo
fiancheggiato da due splendide fontane, a sud un ricchissimo Hotel de Ville settecentesco con interni sontuosi.
Questa realizzazione dell’architettura barocca settecentesca è stata inserita dal 1983 nel patrimonio mondiale dall’UNESCO. Fu concepita come superbo emblema della capitale ducale della Lorena e punto nevralgico di raccordo fra la città vecchia e quella nuova, entrambe a loro volta ricche di notevoli edifici d’epoca. Il turista, già affascinato dalla bellezza delle grandi piazze parigine e di altre belle città europee, a Nancy concentra l’attenzione e l’ammirazione soprattutto sulle stupende cancellate in ferro battuto dorato. Sembrano abbracciare e collegare l’insieme superbo dei palazzi di Place Stanislas, tra i quali spiccano gli Hôtel de Ville e quello de la Reine, il Teatro dell’Opera, il Museo delle Arti e il Pavillon Jacquet. Poi, a Nancy, ovviamente, non mancano altre grandiose piazze con monumenti importanti, l’immancabile Notre Dame settecentesca ed altre belle chiese d’epoca. In inverno e comunque in tutte le stagioni il turismo affatica e mette appetito. Ecco allora che si scoprono le eccezionali specialità culinarie della regione. Imperdibile la “quiche lorraine” nelle sue diverse versioni cucinate su una base di pasta frolla salata. In alcuni ristoranti si gustano ancora le rane fritte. Fantastici i dolci locali, in particolare le Madeleine e i Macarons, alla frutta non si devono perdere nella stagione opportuna le famose susine Mirabelle.
Umberto Mantaut