Oltre ad un caldo che rimarrà nei libri di storia, questa estate ci porta una novità che ci auguriamo possa lasciare un segno, primo passo concreto di una maratona partita da lontano. Perchè noi lo abbiamo messo nel nome dell’associazione, MMdC – Miglioriamo Marina di Cerveteri, il desiderio di rendere il luogo che abbiamo scelto per vivere, un posto migliore.
Che poi sono tante le persone che hanno in mente lo stesso obiettivo e si adoperano, propongono, a volte alzano la voce, con l’idea che l’amministrazione possa aggiustare il tiro su una lunga lista di temi che meriterebbero più attenzione.
Noi che siamo un po’ cresciuti per aspettare i tempi a volte biblici della cosa pubblica, abbiamo intercettato le necessità di chi vive nei dintorni del parco di Via Luni, quello su cui già in passato eravamo intervenuti sostituendo i canestri, donando una rete da pallavolo, insistendo per l’installazione di una fontanella e soprattutto dell’illuminazione notturna come deterrente agli atti di vandalismo.
Siccome però non tutte le ciambelle riescono col buco, in poco tempo la luce dopo il tramonto è diventato il pretesto perchè quel parco fosse un punto di ritrovo anche oltre gli orari del buon senso.
Quindi siamo riusciti a mettere attorno allo stesso tavolo i ragazzi che al parco giocano, le famiglie che vicino al parco abitano, la Protezione Civile, il Sindaco Elena Gubetti e l’Assessore Francesca Appetiti che ringraziamo (l’Assessore è quella a destra in foto, al centro il Sindaco, a sinistra il presidente MMdC Pietro Ragnisco), ed è venuta fuori una soluzione sotto forma di Patto di Collaborazione sottoscritto dal Comune di Cerveteri con l’Associazione MMdC – Miglioriamo Marina di Cerveteri, per cui ci sono ad esempio dei volontari già impegnati ad aprire e chiudere il parco secondo gli orari stabiliti da una delibera comunale.
Un patto di collaborazione chiaro e leale, nero su bianco, per garantire la corretta fruizione del parco, segnalare criticità, promuovere il senso civico, stimolare rispetto e cura del bene comune, snellire la burocrazia, “semplicemente” vivere il proprio territorio.
Si poteva fare prima, si poteva fare meglio e probabilmente ci sarà da aggiustare il tiro in corsa, ma ogni piccolo traguardo che parte dal basso come questo, che apre un canale di comunicazione diretto con le Istituzioni, che coinvolge i cittadini che vivono la propria realtà e sono disposti a rimboccarsi le maniche, racconta una storia fatta di semi piantati, rapporti coltivati, fino ai risultati raccolti, un patto che si chiama Miglioriamo e Preserviamo il parco di via Luni.