Abbiamo atteso qualche mese, prima di parlare dell’entrata di Acea a Ladispoli.
Innanzitutto per evitare di alimentare polemiche in un momento democraticamente triste della nostra città e nazionale.
La frase “non si poteva fare di più”, per noi rimane fuori luogo da quando Marina di San Nicola è rimasta fuori dal discorso Acea.
Detto questo, molti cittadini che vivono fuori dal centro e dalle realtà condominiali, sono rimasti colpiti dalle affermazioni del Delegato Moretti: proroga sulle bollette fino al 10 settembre, proroga sulle rateizzazioni e rinuncia alle sanzioni, esclusivamente per le bollette condominiali!
Parliamo, per intenderci, di tutti i cittadini che rappresentano un’alta percentuale degli abitanti per lo più del quartiere Miami e Cerreto (quasi la metà dei ladispolani) che vivendo nelle villette sono stati tagliati fuori da proroghe sulle bollette e facilitazioni.
I cittadini riferiscono di aver visto la bolletta triplicata, occorre tener presente che si tratta di una bolletta di 6 mesi, con aumenti di gestione (come tanti altri aumenti), conguagli e interessi e salta fuori, agli occhi più attenti, che probabilmente il servizio pagato dai condomini durante la gestione Flavia Servizi abbia palesemente avuto delle notevoli facilitazioni economiche.
Caso vuole che, chi vive in una casa “indipendente” non ha notato alcuna differenza. A parte gli importi “alti”, dovuti appunto alla fascia temporale più ampia, chi è stato costretto a rateizzare gli importi, non ha avuto nessuna proroga o intervento dal comune.
La scelta di vivere autonomamente non ha nulla a che vedere con il reddito del cittadino, credere che chi vive fuori da un condominio sia ricco è un concetto classista alquanto primitivo.
Richiediamo pertanto al comune di interessarsi di TUTTI i cittadini senza distinzioni “millesimali”.
Ed invitiamo altri cittadini “indipendenti” a comunicarci le difficoltà e le anomalie sui pagamenti delle bollette Acea.
Riportiamo, parlando di bollette pazze, anche le spese folli per le bollette del gas dei cittadini del Cerreto: situazione volutamente dimenticata dall’amministrazione, che continua a mettere in crisi decine di cittadini.
Per quest’altra tematica occorre riflettere, analizzare l’utilizzo di fonti energetiche alternative e sostenibili ed occorrerà affrontare il discorso delle CER ( Comunità energetiche rinnovabili).