Dialoga con l’autrice Stefania Divertito.
“Tutta la vita che resta” è un romanzo dolcissimo, doloroso, accogliente, intimo e corale, che esplora i meccanismi della vergogna e del lutto, ma soprattutto dell’affetto e della cura, e li fa emergere con delicatezza sapiente.
Roberta Recchia Nata a Fondi nel 1980, si diploma in pianoforte al Conservatorio “Ottorino Respighi” di Latina e si laurea presso l’Università di Bologna, Facoltà di Lettere e Filosofia, indirizzo Dams musica.
La passione per l’arte segna la sua carriera professionale e artistica, così come l’interesse per le relazioni umane e affettive, per la centralità dell’essere, i linguaggi verbali e non verbali.
Nel suo profilo professionale si annoverano diverse pubblicazioni tra le quali “L’Umanità di Marsia” (Edizioni EAI), “Sui binari dell’anima”(Edizioni Progetto Cultura), racconti in antologie, articoli letterari, artistici e terapeutici per riviste e quotidiani.
Docente di musica e didattica pianistica, MusicArTerapeuta, scrittrice, collabora con istituzioni, centri e associazioni, con progetti, mostre, presentazioni di convegni, recensioni e cataloghi artistici, eventi musicali, con particolare rilievo e spiccata sensibilità per i temi sociali.
Stefania Divertito: nata a Napoli nel 1975, è giornalista d’inchiesta specializzata in tematiche ambientali e scrittrice. Responsabile della cronaca nazionale per il quotidiano Metro, ha collaborato con Vanity Fair e altri periodici. E’ stata capo ufficio stampa e portavoce del ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Per la sua inchiesta sull’uranio impoverito durata sette anni ha vinto nel 2004 il premio Cronista dell’anno indetto dall’unione cronisti italiani. Ha vinto il Premio Pasolini nel 2013. Ha pubblicato nel 2004 il libro-reportage Il fantasma in Europa (con Luca Leone), sulla Bosnia del dopo-Dayton e nel 2005 Uranio il nemico invisibile, per NN Editore ha scritto Una spiaggia troppo bianca.
L’ingresso è gratuito ma è consigliata la prenotazione
Tel. o WhatsApp 0672498224