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Ricordate il Sindaco che ad ogni campagna elettorale promette l’ Ospedale e si impegna ” ad impedire speculazioni , non occupare nuovo territorio, evitare grandi centri commerciali per non danneggiare il piccolo commercio locale’?
Dimenticatelo, ora Grando fa tutto il contrario e nel suo comunicato di ieri cerca un appiglio nella storia passata e nelle decisioni degli altri Comuni.
Un appiglio fragile perchรฉ dal 2010 le condizioni ambientali della nostra cittร sono mutate parallelamente ai cambiamenti che gravano sullโintero Pianeta nella fase denominata Transizione Ecologica. Cambiamenti che tra le tante raccomandazioni sconsigliano in primis il consumo del suolo se non per scopi sociali.
Coerentemente nelle ultime elezioni amministrative il PD e la coalizione di cui ne faceva parte, ha presentato un programma nel quale dichiarava la contrarietร allโespansione urbanistica come da vecchia pianificazione dando, in sintesi, prioritร invece ai servizi, alla riqualificazione delle strutture pubbliche esistenti tra i quali i giardini, il lungomare, lโintera fascia costiera, creare lโapprodo turistico, dare impulso alla cultura e al turismo e attenzione alla sanitร e agli anziani.
Una posizione che avevamo giร nel 2017 e a conferma riportiamo uno stralcio del Consiglio Comunale in data 21 giugno 2021 con la dichiarazione dellโallora Capogruppo Federico Ascani: โIl PD di Ladispoli รจ contrario al progetto di piano particolareggiato in materia di urbanistica […]. Riteniamo fondamentale seguire un metodo, e cioรจ partire dal completamento dellโiter del Piano Regolatore Generale adeguandolo alle nuove esigenze della cittadinanza. Molti spazi allโinterno della cittร devono essere destinati a strutture pubbliche, servizi.โ.
Per quanto riguarda Cerveteri il paragone con la cubatura sullโAurelia non regge in quanto nel Comune limitrofo giร dal 2016 si progettava non un maxi shopping center ma lโampliamento dellโarea commerciale/artigianale con la riqualificazione dellโesistente, sul modello della nostra Area Artigianale realizzata, ricordiamo, dalle Giunte di Progresso ed esattamente allโepoca del Sindaco Gino Ciogli.
Senza usare in maniera inopportuna termini che possono offendere la sensibilitร di persone in difficoltร , invitiamo il Sindaco Grando a rileggere ciรฒ che scriveva e dichiarava pubblicamente nel suo programma:โImpedire il consumo indiscriminato del suolo e la cementificazione selvaggia. Non intendiamo assecondare in nessun modo lโinsediamento di nuovi punti vendita di media e grande superficieโ
Ricordiamo al Sindaco che a Ladispoli non sono mai mancate occasioni allettanti, ne citiamo una che risale a quando lei era ancora Consigliere comunale e Crescenzo Paliotta era Sindaco: Un colosso della distribuzione si fece avanti per acquistare con una forte offerta lโintera area dove sorge il Centro di Arte e Cultura (a proposito a che punto รจ il Cine-Teatro?), per edificare uno shopping center faraonico. Tantissimi soldi che avrebbero fatto comodo alle casse comunali ma che avrebbero sicuramente danneggiato il commercio locale. La risposta di Paliotta fu negativa per due ordini di ragione: Il biglietto dโingresso a Ladispoli doveva portare le insegne della cultura, e lo shopping center lo abbiamo giร , riconosciuto come naturale, invidiabile, pure ricco di ristori, si chiama Viale Italia, e adiacenze.
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