Lo scorso anno avevamo affrontato il tema delle privatizzazioni delle aree verdi pubbliche di Ladispoli ( https://fb.watch/oy-2PNkhGO/ ) e dei campetti di via Firenze, zona notoriamente ad alto rischio idrogeologico.
Risulta difficile ormai avere parole per commentare ciò che questa amministrazione sta facendo alla nostra città, difficile ricostruire con date, promesse e determine varie, tutti i passaggi.
Emessi 2 (due) bandi per trovare chi avesse i requisiti per gestire privatamente l’area, area inaccessibile per lavori da mesi, continue modifiche al progetto e ora tutto fermo da tempo.
Scopriamo “ora”, con delibera 275 del 22.11.2023, che quei lavori non si possono fare.
“L’intervento proposto attualmente ricade all’interno di un’area classificata a pericolosità d’inondazione elevato – area a pericolo B1 – ai sensi del vigente Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI), redatto dall’ex Autorità dei bacini regionali del Lazio, approvato con deliberazione del consiglio regionale n. 17 del 4 aprile 2012 e pubblicato nel B.U.R.L. n. 21 del 7 giugno 2012 S.O. n. 35.”
Il comune di Ladispoli è così intervenuto per chiedere una modifica al perimetro di vincolo idraulico. Ed è qui che le nostre parole finiscono.
Ora, chi ha vinto quel bando, chiede giustamente indietro i soldi spesi, al comune – a tutti noi – di € 74.784,78.
Nonostante tutti fossero a conoscenza del forte rischio idrogeologico, si sono anche vantati, (notizia amplificata a mezzo stampa e social da delegati e claque), della richiesta di quasi 2 milioni di euro dal fondo PNRR per “una trasformazione epocale” a detta del sindaco, che sognava giochi, piste ciclabili e telecamere sul parco. Un parco acquatico, insomma.
La notizia stavolta non è stata diffusa, silenziata dal tragicomico programma natalizio.
Chiediamo pertanto l’intervento di Babbo Natale affinché non consegni più ai ladispolani, i “pacchi” del dottor Grando.
Finora i cittadini sono stati buoni a sopportare questi incompetenti: che ci facciano un regalo, andandosene prima di Natale!
Circolo Sinistra Italiana
Litorale Nord
“Mahsa Amini”