Sono giorni complicati per i cittadini di Ladispoli a causa di un guasto alla fornitura d’acqua che sta interessando varie zone della città. Sono moltissime le abitazioni che da ieri sono rimaste con i rubinetti asciutti, con flusso ridotto, o con acqua che esce di colore torbido.
Da ieri in tantissimi stanno chiamando il servizio clienti di Acea, ma nessuno sta ottenendo risposte chiare ed esaustive.
A complicare ancora di più la situazione, ci si è messa anche l’amministrazione comunale, che prima con un silenzio lungo quasi tutta la domenica e dopo con due comunicati a firma di Filippo Moretti, delegato al servizio idrico, ha esasperato i già accesi animi dei ladispolani.
Nella nota del pomeriggio di ieri, Moretti, in evidente imbarazzo, ha scritto come se fosse un cittadino qualsiasi affermando sostanzialmente che Acea non stava fornendo all’amministrazione comunale nessun tipo d’informazione sulla natura del guasto e sui suoi tempi di riparazione; limitandosi ad invitare i cittadini a fare precauzionalmente scorte d’acqua (innervosendo ancora di più quei cittadini che non potevano farlo visto che già dalla mattina non avevano più acqua corrente).
Ancora più paradossale, è il secondo comunicato, uscito in queste ore, dove si ammette di fatto la totale mancanza di comunicazione tra il comune e il suo nuovo gestore idrico.
Ci saremmo aspettati dall’amministrazione un comportamento diverso. Non possiamo credere che le informazioni nelle loro mani siano quasi identiche a tutti coloro che stanno chiamando il servizio clienti.
In tutto questo non possiamo non constatare il silenzio del sindaco, forse troppo impegnato nella sua trasferta in terra tedesca per un viaggio istituzionale.
Noi di Ladispoli Attiva lo avevamo detto sin dall’inizio che con Acea, il servizio idrico sarebbe caduto in logiche che poco hanno a che vedere con il servizio pubblico.
Ma al netto delle responsabilità di Acea, sono evidenti quelle dell’amministrazione Grando, incapace di instaurare un rapporto trasparente e paritario con il gestore a tutela della cittadinanza. Un’incapacità emersa in fase di cessione del servizio ad Acea Ato2 e confermata dall’inerzia del Comune rispetto all’imposizione del nuovo metodo di fatturazione che sta mettendo in difficoltà i condomini della città. L’assenza del Comune durante i disagi di questi giorni è solo l’ennesima conferma di ciò che abbiamo denunciato dal principio, mentre la maggioranza simulava falso ottimismo.