Tenerife non è soltanto un luogo famoso per i tuffi in mare e la tintarella fuori stagione. E’ l’isola più bella delle Canarie ed offre anche straordinari paesaggi di alta montagna.
Al centro dell’isola si leva maestoso e candido di nevi eterne il cono vulcanico del Teide, 3.718 m.s.l., il monte più alto di Spagna, non dimenticando che le Canarie sono una provincia iberica e un’estensione dell’Europa, nonostante la loro collocazione nell’area subtropicale, di fronte all’Africa.
Da Puerto de la Cruz, una strada s’inerpica sui fianchi del vulcano. Ad ogni curva il paesaggio muta con sorprendente rapidità. Prima un’ampia visione di scogliere a picco sull’oceano, con bellissime ville bianche, cascate di fiori, cactus, frutteti e orti. Poi una foresta ombrosa di conifere fra le quali occhieggia il conico monte innevato. Infine, il paesaggio acquista connotazioni lunari. Si entra nell’immenso cratere, noto come Cañadas del Teide, un territorio frutto del raffreddamento di lava recente, 80 km di circonferenza, a quota 2000.
Ossidiane, basalti, zolfo, idrati di ferro creano le più fantastiche combinazioni di colori. Fiumi di lava nerastri s’alternano a pianure giallorosse sulle quali s’innalzano come spettri di dimensioni spaventose i monoliti di roccia, simili a giganteschi edifici di pietra creati dal magma primordiale.
Isolato, superbo, d’un bianco accecante, vigila sullo scenario sconvolto delle sue stesse eruzioni il cono perfetto del Teide, puntato contro il cielo d’un blu purissimo.
L’aria delle Cañadas è talmente gelida che dopo un po’ bisogna rifocillarsi nell’accogliente bar del Parador Nacional de Turismo, l’unico edificio ammesso nel grandioso parco naturale nazionale, una delle meraviglie della natura che in Spagna è generalmente molto tutelata.
Tutto il magnifico comprensorio montano è stato dichiarato Parco Nazionale nel 1954 e dal 2007 è sotto la protezione dell’UNESCO in quanto patrimonio dell’umanità.
La discesa verso occidente e meno scenografica, rispetto alla salita da Puerto de la Cruz, ma si procede lungo colate laviche più recenti e in valloni selvaggi abitati da pastori e piccoli agricoltori che vivono in villaggi difficili da raggiungere, ma assai pittoreschi, come Masca, dove ancora ci si sposta solo a dorso di mulo.
Raggiunta la costa occidentale dell’isola si deve far tappa al Puerto de Santiago. Qui si trova la scogliera dei giganti, un luogo bellissimo, purtroppo in parte devastato dalla costruzione di un complesso di case a schiera vendute a prezzi molto allettanti per i pensionati tedeschi che pagano in contanti.
Chi viene a Tenerife con i bambini non perde le simpaticissime evoluzioni dei delfini nel locale delfinario o frequenta il Loro Parque, un giardino tropicale dove vivono in libertà decine di stupendi esemplari di pappagalli delle specie più rare. Per gli amanti delle piante esiste un grande orto botanico con grande varietà di essenze locali e tropicali, palmacee superbe e molti cactus.