E’ con rammarico che abbiamo appreso da alcuni giornali e ascoltato con stupore, in un intervista apparsa sui social, alcune gravi affermazioni fatte da esponenti politici come da ex amministratori di Ladispoli nei confronti dell’operato del Comune di Cerveteri nell’ambito dei servizi sociali. A quanto sembra, le contestazioni avanzate dai cugini Ladispolani, riguarderebbero ritardi sulle procedure che possono essere attivate soltanto dal Comune capofila del Distretto (ovvero Cerveteri), in merito all’attivazione dei PUC con i quali, i percettori del reddito di cittadinanza, potranno fornire servizi utili alla collettività. L’intervistato fa presente che tra Cerveteri e Ladispoli ci sono circa 1.500 famiglie che usufruiscono del reddito di cittadinanza, il che vuol dire che ci sono migliaia di persone in difficoltà economica che rappresentano un tessuto sociale povero, senza lavoro e senza margine di crescita. Lo stesso intervistato, facendo presente che i due Comuni sono associati per molti servizi nel settore del sociale e spendono insieme i soldi provenienti da finanziamenti Statali e Regionali, ci tiene a precisare che tutti gli adempimenti amministrativi, le gare, l’organizzazione e le procedure, vengono gestiti dal Comune di Cerveteri che, secondo il suo pensiero, non brillerebbe per la gestione operativa di queste risorse. Ma il personaggio in questione, durante la medesima intervista, da notizia di aver telefonato in Regione Lazio dove, per quanto riferito, è stata data conferma che il Comune di Cerveteri, avendo attivato tardivamente dei progetti, ha perso alcuni finanziamenti con la conseguenza di aver arrecato gravissimi problemi per il territorio. Lo stesso intervistato, proseguendo nel colloquio e parlando di responsabilità politico-amministrative, è tornato sui finanziamenti persi specificando che trattasi di progetti sensibili come “L’ABUSO SUI MINORI”, “L’INCLUSIONE SOCIALE PER GLI IMMIGRATI”, “IL POLO DI INCLUSIONE PER ALTRE SITUAZIONI GRAVI”, sottolineando che c’erano delle risorse a disposizione del nostro territorio che purtroppo o sono state spese in ritardo o non sono state spese e che, la stessa Regione Lazio ha provveduto a revocare evocando addirittura un possibile commissariamento distrettuale. Nelle sue conclusioni, il medesimo intervistato appellandosi a Pascucci, gli ha suggerito di utilizzare le risorse anche per assumere persone e che se qualcuno non è in grado di gestire questi processi, invita a cambiarlo e a fargli fare altri lavori perché questo territorio merita rispetto e attenzione. E’ evidente e chiaro che, viste le gravi accuse mosse nell’intervista, siamo costretti a chiedere urgenti e improrogabili chiarimenti all’Assessore competente del Comune di Cerveteri Francesca Cenerilli, dalla quale pretendiamo risposte dettagliate con tanto di atti alla mano smentendo tutto ciò che è stato detto nei confronti del nostro Comune e, se così non fosse, non ci rimarrebbe che invitarla a rassegnare le dimissioni. In cuor nostro, non tanto per salvare la “faccia” ma quanto per le tante persone in difficoltà, speriamo che si tratti di una “bolla di sapone” piuttosto che amare scelte frutto di incompetenza dell’Amministrazione Pascucci.
Salvatore Orsomando Aldo De Angelis
Consigliere Comune di Cerveteri Consigliere Comune di Cerveteri
C.Gruppo Forza Italia C.Gruppo Trasparenza e Legalità