La superba capitale catalana è oggi una delle metropoli più visitate della vecchia Europa e nel suo straordinario tessuto urbano avveniristico racchiude ben sette meraviglie che l’UNESCO, fra il 1984 e il 2005, ha inserito per ragioni culturali nel suo elenco dei patrimoni dell’umanità. La più nota, divenuta il simbolo stesso della città, è la Sagrada Familia, un tempio eclettico dovuto al genio di Gaudì. Poi, lungo le belle strade e distribuiti in vari quartieri, ecco La Pedrera, Casa Batilò, Casa Vicens, l’Hospital de la Santa Creu, il parco e il palazzo Grüel. Barcellona gode di un clima e di una posizione favorevole, basta dire che si trova alla stessa latitudine di Napoli, ma per molti aspetti è una città settentrionale. E’ la Milano di Spagna, anche per l’idioma, la abitudini e il carattere degli abitanti. Con loro guai a considerare il catalano come un dialetto, per molti versi simile, poiché dello stesso ceppo d’oc, al provenzale, al piemontese e al maiorchino. Orgogliosamente ha dignità di lingua ufficiale della vasta regione nordorientale della penisola iberica, affiancata dal castigliano qui parlato con un particolare accento settentrionale. Sono note le tendenze secessionistiche della Catalogna che considera la capitale di Stato, Madrid, come sede di sfruttamento delle ricchezze che si producono in quest’area molto industrializzata ed attiva della Spagna. Si riproducono qui le situazioni italiane con le dispute fra il nord sviluppato, la capitale in bilico fra Balcani e Magreb e il sud splendido e indolente, come la spagnola Andalucia. La visita di Barcelona inizia quasi per tutti dalla Sagrada Familia. Si erge impressionante in un quartiere di palazzi moderni, con un piccolo giardino pubblico e un laghetto che riflette e sdoppia la singolare facciata e le stranissime guglie di questo gigantesco tempio di pietra. Molti restano perplessi di fronte la modernismo di Antoni Gaudì, ma poi apprezzano le incredibili facciate delle case da lui ideate, che si ammirano passeggiando nel grandioso quartiere dell’Ensance con le sue ariose avenidas, in particolare quella chiamata Paseo de Gracia. Il vero cuore della metropoli è la vasta Plaza de Cataluῆa dalla quale si scende lentamente verso il mare seguendo le famosissime Ramblas, passeggiata animatissima e centro della movida barcellonese. Banditi i veicoli nella corsia pedonale, il bellissimo viale ospita chioschi di ogni genere, fiorai e innumerevoli luoghi di ristoro. Scendendo si trovano sulla destra numerosi vicoli d’accesso alla città vecchia, pittoresco insieme chiamato Barrio gotico. A sorpresa ci si trova la cospetto della splendida Cattedrale in puro stile gotico catalano. Se all’ora del “almuerzo” o della “cena” ci si trova in fondo alla Rambla de Capuchinos, magari si svolta a destra nella calle Escudillers. Pochi passi e un braciere acceso sull’angolo di una casa invita il passante a gustare i piatti catalani nel locale tipico Los Caracoles. Per riposare o spaziare Barcellona offre il magnifico Parque de la Ciudadela, la collina di Montjuich e il monte Tibidabo, raggiungibile in funicolare, famoso per l’ampiezza del panorama della città, del mare e dei lontani Pirenei. Per i musei si può dire che Barcellona si sia preoccupata soprattutto dell’arte moderna, dell’archeologia, della storia della “ciudad” e dell’arte catalana. Una visita frettolosa non permette di comprendere le atmosfere particolari della città apparentemente frenetica e industriosa. Bisogna approfittare delle ore serali e notturne per entrare nello spirito della “movida” barcellonese che ci ricorda come la città sia in fondo molto spagnola per le abitudini gaudenti e per i divertimenti. Lunghi giri serali nei bar de “tapas” in attesa delle gustose cene a tardissima ora, soste in locali da ballo e frequentazione di teatri con esibizioni di danzatori andalusi con le donne splendidamente abbigliate e virtuose nell’uso delle nacchere. Barcellona è anche una città di mare e di vacanze. La grande spiaggia cittadina è sempre troppo affollata, ma a nord e a breve distanza ci sono i meravigliosi borghi della Casta Brava con le sue calette e le scogliere, mentre in direzione sud e ben collegate si trovano località dotare di grandi arenili, la più nota è la mondana Sitges.
Umberto Mantaut