𝑰 𝑪𝑰𝑻𝑻𝑨𝑫𝑰𝑵𝑰 𝑷𝑹𝑶𝑻𝑬𝑺𝑻𝑨𝑵𝑶 𝑷𝑬𝑹 𝑰 𝑫𝑬𝑪𝑰𝑩𝑬𝑳 𝑪𝑯𝑬 𝑰𝑵𝑽𝑨𝑫𝑶𝑵𝑶 𝑳𝑬 𝑨𝑩𝑰𝑻𝑨𝒁𝑰𝑶𝑵𝑰.
“Nessun dorma…”a Ladispoli quando arriva l’estate e i decibel salgono “alle stelle”. Ormai è un copione che si ripete puntualmente come puntualmente si verificano le proteste dei cittadini che reclamano per il sonoro fuori controllo.
Il Circolo PD ha raccolto numerose lamentele per la “diffusione sonora” insostenibile nelle abitazioni, dai lungomari al centro cittadino.
Come da nostra interrogazione di due anni fa ripetiamo al Sindaco Grando le seguenti domande: “Il numero dei controlli eseguiti dalle Forze dell’Ordine – Il numero delle irregolarità riscontrate e l’entità economica delle sanzioni rilevate – la disponibilità o meno di strumenti di controllo messi in campo dall’Amministrazione per le misurazioni della pressione acustica – le misure di contenimento in atto per limitare i disturbi derivanti da eventi simultanei e vicini.” Sia ben chiaro che da parte nostra non si tratta di contestare un cartellone di manifestazioni estive (pubbliche e private) cartellone tipico dei Comuni interessati dalla villeggiatura, ma di pretendere il rispetto delle norme vigenti in materia della “quiete pubblica” come fasce orarie, zonizzazione acustica d’uso del territorio e dei valori limite di immissione, fasce di rumorosità diurna e notturna con particolare riferimento “alle aree di intensa attività umana “.
Da rilevare che in Piazza Rossellini gli spettacoli di fatto con le prove cominciano alle sei del pomeriggio con suoni ad altissima intensità che obbligano i residenti a chiudere le finestre .
La tutela acustica della cittadinanza per buona norma dovrebbe interessare tutte le categorie, dai pendolari agli invalidi, con la stessa libertà di scelta per chi vuole assistere all’aperto alle manifestazioni e chi invece programma diversamente all’interno della propria abitazione.
Fa testo la recente sentenza della Corte di Cassazione n. 14209 del 23/05/2023 che ha condannato il Comune di Brescia per mancata vigilanza sul rispetto delle immissioni acustiche entro la soglia di tollerabilità. Questa sentenza riconosce per la prima volta la responsabilità diretta del Comune per i danni provocati dalla movida ai residenti di un quartiere.
Se i cittadini di Ladispoli nel perdurare di questa anarchia sonora intendono mobilitarsi con gli strumenti consentiti dalla legge. ci troveranno d’accordo.
L’Amministrazione del Sindaco Grando ha l’obbligo di dare risposte concrete alla comunità.
𝑪𝒊𝒓𝒄𝒐𝒍𝒐 𝑷𝑫 𝑳𝒂𝒅𝒊𝒔𝒑𝒐𝒍𝒊 “𝑳𝒖𝒄𝒊𝒂𝒏𝒐 𝑪𝒐𝒍𝒊𝒃𝒂𝒛𝒛𝒊”